Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

Ieri

Come eravamo

Oggi

Una figura che ancora ci accompagna nel segno della tradizione

Di giorno

Ci prendiamo cura della bellezza di questa città!

Di notte

Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

venerdì 18 maggio 2018

Grazie a Tutti !!!

I lavoratori baricentrati ringraziano tutti i colleghi con obbligo al lavoro domenicale che hanno aderito allo sciopero, insieme a tutti gli altri che si sono astenuti dalla prestazione straordinaria in solidarietà alla giornata di lotta del 13 maggio 2018

L’obbligo al lavoro domenicale è un inutile sacrificio che l’azienda vuole imporre a tutto il personale operativo per avere la totale disponibilità dei lavoratori e fare cassa con l’introduzione del turno ordinario.

ADESSO AZIENDA, RSU E ORGANIZZAZIONI SINDACALI SANNO CHE IN AMA LA DOMENICA DEVE RIMANERE TURNO STRAORDINARIO FESTIVO

-il contratto è unico e uguale per tutti, baricentrati e non;
-un servizio di raccolta efficiente con mezzi funzionanti e 
 impianti adeguati non ha bisogno dell’obbligo al lavoro
 domenicale.

NOI NON CI FERMEREMO, UNITI SI VINCE

I lavoratori si riprendono la domenica

mercoledì 9 maggio 2018

SCIOPERO 13 MAGGIO 2018 - BASTA LAVORO DOMENICALE




REVOCA LICENZIAMENTO


lunedì 7 maggio 2018

PROCLAMAZIONE SCIOPERO 13 MAGGIO 2018


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lunedì 19 febbraio 2018

COMUNICATO STAMPA 

APPALTI AMA: L'AZIENDA MUNICIPALIZZATA INCREMENTA LE PRIVATIZZAZIONI USB: REINTERNALIZZARE PER GARANTIRE LAVORATORI E UTENZA 

Oggi si chiude Il bando di gara avviato da Ama lo scorso gennaio, per l’affidamento ai privati del servizio di raccolta alle utenze commerciali. Importanti e preoccupanti le modifiche inserite, a partire dalla scelta di estendere l’affidamento anche alla raccolta dei rifiuti indifferenziati. Il servizio passa così dai 6 lotti del precedente bando a 14, tanti quanti sono i municipi su Roma, incrementando le utenze da servire da 20 mila a 85 mila. E da qui l'aumento vergognoso dei costi di questa esternalizzazione, che costerà oltre 152 milioni di euro. Eppure già con il precedente bando di gara che risale al 2015, la gestione privata di questo servizio si è rivelata un fallimento. Continui disagi per ristoranti, bar, supermercati ed esercizi commerciali, che hanno subìto la beffa di differenziare i rifiuti nei bidoncini in dotazione per poi essere costretti ad abbandonare i rifiuti sui marciapiedi. Un disastro per gli operatori AMA, che devono raccogliere tonnellate di rifiuti abbandonati per strada, alle prese con cassonetti strapieni di materiale che dovrebbe essere conferito nella raccolta differenziata privatizzata. Solo negli ultimi quattro anni si sono succedute ben due Giunte Comunali, in Ama due CdA, due Amministratori Unici, quattro Presidenti e un numero imprecisato di Direttori Generali. Un carosello di personalità con un'unica volontà, quella di privatizzare il servizio pubblico. Usb di contro continua a denunciare gli effetti nefasti di queste scelte, che oltre ai danni a lavoratori e utenza, costano alla collettività 700 milioni di euro all'anno. L’unica soluzione per una gestione virtuosa dei rifiuti che Comune e azienda devono mettere in atto è un piano occupazionale che prevede un incremento degli operatori, per assicurare a tutta la città di Roma il servizio domiciliare della raccolta e una sana e stabile occupazione per i lavoratori. 

Usb Lavoro Privato Roma Roma,
19 febbraio 2018

venerdì 26 gennaio 2018

FIRMANO ACCORDI PER CONSERVARE POLTRONE E PRIVILEGI

FIRMANO ACCORDI PER CONSERVARE
POLTRONE E PRIVILEGI

La Giunta Raggi per difendersi dalla gogna mediatica e nascondere la propria inettitudine, rispolvera i vecchi arnesi dei sindacati gialli e gli riconsegna le chiavi di AMA. Di conseguenza i nostri Direttori si attivano mettendosi a disposizione per la produzione “intensiva” di accordi.
D’ altronde è risaputo che una buona produzione di accordi sindacali è utile ai Direttori per concorrere al premio di risultato, ma è utile anche a Cgil, Cisl, Uil e Fiadel perché legittima i perenni distacchi sindacali passati nei piani alti di Calderon de la Barca invece di stare nei luoghi di lavoro a fianco dei lavoratori, oltre ad arricchire il curriculum personale dei distaccati per ambire a qualche poltrona nei fondi integrativi, enti assistenziali oppure, male che vada, a rimediare qualche altro pacchetto di permessi retribuiti al Cral.
Purtroppo è cosa nota la triste commistione di interessi nelle aziende partecipate del Comune di Roma fra la classe dirigente e sindacati gialli, come emerge proprio in questi giorni in ATAC, dove gli stessi si accordavano per appropriarsi indebitamente di ulteriori 50mila ore di permessi retribuiti.
Ma per il raggiungimento di questi “nobili obiettivi” è necessario tenere lontani i lavoratori dai tavoli di trattativa, specialmente se hanno votato liste estranee come USB. Sono questi i motivi per cui la RSU non viene convocata malgrado siano passati 3 mesi dalle elezioni. Non ci devono stare orecchie indiscrete nelle stanze degli inciuci o rappresentanti dei lavoratori che possano denunciare gli interessi che si giocano dietro ogni accordo firmato.

USB non firma accordi per garantirsi “un posto a tavola” e per questo i rappresentanti eletti nella RSU non vengono invitati.
USB invita i lavoratori a togliere la delega a chi firma accordi per il proprio tornaconto, scredita l’azienda pubblica e sostiene la rapina sistematica di diritti e salari.


domenica 14 gennaio 2018

Comunicato ai lavoratori


Dopo l’illegittimo accordo del 5 gennaio che ha escluso la RSU in quanto legittima titolare della contrattazione di 2°livello, l’ulteriore convocazione dell’11/1, con l’invito al tavolo di trattativa alle sole OO.SS. Cgil, Cisl Uil e Fiadel è risultato essere un atto di arroganza inaccettabile per tutti quei lavoratori che non si sentono rappresentati da queste sigle sindacali e hanno scelto con il voto i propri rappresentanti.

Ci sono voluti una diffida, l’intervento delle forze dell’ordine e l’irruzione di 10 RSU a Calderon de la Barca per fermare l’Azienda e le OO.SS. dal proseguire la trattativa aziendale senza convocare la RSU. Alla fine, dietro richiesta di Usb e Cobas, l’Azienda ha dovuto specificare in una nota ufficiale che nell’incontro dell'11 con le sole segreterie delle OO.SS. non tratterà temi di contrattazione aziendale per i quali verrà convocata la RSU.

Se ne faccia una ragione la dirigenza Ama, che tenta di far rientrare dalla finestra i sindacati complici, per garantirsi trattative agevolate. Se ne faccia una ragione il Comune, che per garantirsi la pace sociale, è disposta addirittura a sottoscrivere un accordo con i sindacati gialli, espropriando il potere contrattuale delle Rsu. Se ne facciano una ragione Cgil, Cisl, Uil e Fiadel che la rappresentanza in AMA non è più una loro esclusiva. Le sette liste che i lavoratori hanno votato nelle elezioni RSU sono espressione di altrettante organizzazioni sindacali, che hanno uguale diritto di presenza ai tavoli di trattativa e uguale diritto di esercitare l’esercizio della rappresentanza sindacale dentro i luoghi di lavoro.

ROMA 12-02-2018



venerdì 12 gennaio 2018

La Diffida









martedì 26 dicembre 2017

7.000.000 in fumo

7.000.000 in fumo
Continua in AMA lo stillicidio di automezzi incendiati. Autocompattatori e spazzatrici andati in “fumo” ma anche CRC, CR, e CLS ammassati nei piazzali delle autorimesse in attesa di riparazione. Non conosciamo il numero esatto, l’azienda si guarda bene dal diffondere questi dati, preferisce intimidire chi segnala guasti e anomalie. Tuttavia ne conosciamo i motivi, primo fra tutti la pesante riduzione degli investimenti, da 32 milioni del 2014 a 5 milioni del 2017, che impedisce lo svecchiamento del parco mezzi, ma anche la grave incuria con cui i mezzi di lavoro, operativi h24, 7gg su 7, vengono gestiti. Ma se per l’assenza di investimenti le responsabilità sono politiche, per l’incuria le responsabilità sono da addebitare tutte al nostro management sordo alle segnalazioni che indicano nell’assenza di lavaggi efficienti la causa maggiore di incendi e guasti sui mezzi di lavoro. Centinaia di migliaia di euro che vanno letteralmente in fumo perché i residui dei rifiuti non lavati inceppano gli organi di compattazione o si incendiano a contatto con le parti calde degli automezzi. Un danno che ha pesanti ricadute sul servizio ma anche sulla salute e la sicurezza degli operatori.
7.000.000 di euro è il valore di circa 96 ore che ogni lavoratore ha regalato ad AMA nell’ultimo anno grazie al CCNL che Cgil, Cisl, Uil e Fiadel hanno firmato e che ha portato la settimana lavorativa da 36 a 38 euro a parità di salario.
7.000.000 di euro messi in bilancio da AMA ad inizio anno ma dilapidati da una classe dirigente incapace e dalla Giunta Capitolina che non ha avuto il coraggio di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Già a giugno 2017 la relazione semestrale di AMA ci informava della perdita di quasi 6 milioni di euro, e negli ultimi sei mesi la situazione è evidentemente peggiorata malgrado il tentativo maldestro di occultare i dati reali. Gli impianti TMB in continua sofferenza e nuovi accordi fra Regione Lazio e le Regioni Toscana e Abruzzo per il trasferimento dei rifiuti indifferenziati, ci dicono che la Raccolta Differenziata è rimasta ferma al “palo” se non addirittura diminuita, mentre il balletto di nomine ai vertici aziendali continua a vedere dirigenti che intascano ricchi compensi ma non pagano per i loro fallimenti, come dimostra la dipartita dell’ex Direttore Generale Stefano Bina, uomo da 250.000 euro annui.
I sacrifici imposti ai lavoratori non sono serviti a creare un solo posto di lavoro né a migliorare il servizio alla città, ma sono stati dilapidati da una giunta capitolina inconcludente e da una classe dirigente incapace

Oltre al danno la beffa. L’aumento dell’orario e dei carichi di lavoro non ha portato un solo euro nelle tasche dei lavoratori, malgrado l’accordo sul premio di produttività firmato prima delle elezioni RSU