Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

Ieri

Come eravamo

Oggi

Una figura che ancora ci accompagna nel segno della tradizione

Di giorno

Ci prendiamo cura della bellezza di questa città!

Di notte

Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

sabato 19 dicembre 2015

Campagna di adesione
Stai dalla tua parte!

Caro collega, il fatto che la simpatia e il consenso per l’Unione Sindacale di Base siano notevolmente cresciuti, ci dà stimolo e forza per portare avanti la nostra battaglia contro le ingiustizie e i privilegi che da sempre hanno spazio nella nostra azienda. Questo è un impegno che richiede coraggio e fatica, perché condotto da lavoratori come te che non usufruiscono di distacchi sindacali e che dopo il turno di lavoro mettono a disposizione il loro tempo sottraendolo ai loro impegni personali.
Ma lo facciamo con la passione di chi si indigna di fronte alle ingiustizie, con la rabbia di chi sà quanto costa fare un lavoro come il nostro in termini di salute e di qualità della vita; con la frustrazione di chi prova a dare il meglio in una organizzazione del lavoro pensata per non funzionare, di chi è abituato a “metterci la faccia” di fronte ai cittadini, rispondendo a responsabilità e disservizi che noi stessi subiamo. Lo facciamo perché non tolleriamo le campagne stampa denigranti che ci raccontano come fannulloni e per poter smascherare gli interessi economici che vi si nascondono dietro.
Ci siamo perché crediamo nel servizio pubblico come unica garanzia per lavoratori, cittadini e territorio, ci battiamo per la riduzione dei rifiuti a monte e per un sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a impatto zero perché siamo rispettosi dell’ambiente e vogliamo tutelare la salute di chi abita il pianeta. Ed è per questo che ci siamo trovati a fianco di chi manifestava contro le discariche e gli inceneritori e di chi denunciava la presenza di rifiuti speciali sotto casa, interrati da coloro che si sono arricchiti gestendo il problema rifiuti a Roma.
Crediamo nella funzione sociale di questa azienda che assicura la presenza capillare dei suoi operatori in ogni angolo della città, di giorno e di notte e abbiamo sostenuto una raccolta firme per ripristinare la virtuosa consuetudine del subentro di un congiunto al lavoratore deceduto, quando questo rappresenta l’unico reddito famigliare, perché crediamo fortemente nella solidarietà.
Siamo presenti nel Consiglio Generale Rsu con quattro rappresentanti, grazie ai tanti lavoratori che hanno votato svincolati dalle logiche di scambio e che hanno voluto dire il loro “BASTA” alla politica delle raccomandazioni, al bluff dei criteri meritocratici, alla logica clientelare che ha permeato tutti i livelli, da quelli scoperchiati dalla Magistratura fino ad arrivare, a caduta, a condizionare ogni meccanismo aziendale, fin dentro la quotidianità di ogni singolo lavoratore: una trasparente rotazione dei servizi, una esigenza di cambio turno, una richiesta di prestito. E nonostante le RSU siano ostaggio di Cgil Cisl Uil e Fiadel continueremo a batterci per una idea diversa di sindacato.

Ci hanno votato perché rappresentiamo una alternativa sindacale credibile, che non difende privilegi né rendite di posizioni, che alla cogestione oppone la conflittualità e che anche quando le viene negata l’agibilità sindacale, questa è legittimata da centinaia di migliaia di lavoratori che in tutta Italia si sono organizzati per difendere il salario e la dignità del lavoro. 

Partecipa! --->Organizzati!--->Iscriviti




giovedì 15 ottobre 2015

A tutti i lavoratori AMA S.p.A. e AMA SI S.r.l

NO ALL’ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI!

 Come comunicato alle OO.SS. con l’informativa del 5 ottobre scorso, è ormai prossima l’auspicata fusione per incorporazione di AMA SI S.r.l.  in  AMA S.p.A.
Nel confronto con l’Azienda riguardo il processo di incorporazione, tuteleremo tutte e tutti vigilando affinché tutto il personale trovi giusta collocazione, pronti anche, se necessario, ad attivare procedure di mobilitazione.

Ma rimane forte la nostra preoccupazione sull’esternalizzazione dei servizi!
L’esternalizzazione dei servizi di supporto, in un’impresa composta prevalentemente da personale amministrativo e/o tecnico, non provoca un particolare impatto; viceversa in una azienda come AMA composta da personale operaio, sottoposto a mansioni anche fortemente usuranti può avere conseguenze drammatiche.
Dobbiamo ricordare che il personale operaio di AMA lavora su turnazione, opera su strada, movimenta carichi manualmente o è alla guida di mezzi pesanti, oppure lavora nelle condizioni estreme degli impianti di trattamento, esposto a polveri e a temperature altissime. Con queste premesse è facile prevedere come, anche per il protrarsi dell’età pensionabile, diversi lavoratori possano acquisire nel tempo un’inabilità a svolgere la mansione abituale.

Dunque la presenza in AMA S.p.A. di servizi che permettano la ricollocazione del personale con limitazioni è essenziale, consentendo così di vigilare sull’applicazione dell’art.44 del CCNL, che prevede anche il licenziamento per impossibilità di ricollocazione e dando la possibilità all’azienda di riutilizzare per tutti i suoi servizi ausiliari, valorizzandola, l’esperienza acquisita dal lavoratore nel settore operativo.

E’ per questo che quello del mantenimento di tutti i servizi all’interno di AMA SpA è un punto fondamentale della piattaforma programmatica di USB.

Roma, 14 ottobre 2015 
A chi fa paura lo
sciopero del 2 ottobre ?





Lo sciopero del 2 Ottobre ha lasciato il segno. Malgrado ci vengano negate assemblee e bacheche e nonostante la confusione che capi, capetti e galoppini sindacali hanno voluto diffondere sulla presunta revoca dello sciopero, le adesioni hanno raggiunto in alcune zone punte del 50%. Un successo che mette paura e costringe a correre ai ripari.
La stessa frettolosa proclamazione dello sciopero per il 19 ottobre, chissà se fantasma come quello del 28 settembre, è frutto della preoccupazione che i lavoratori AMA possano decidere di non rispettare più gli ordini di scuderia. Del resto cosa dobbiamo aspettare ancora per capire che i progetti dell’azienda e della Giunta sono quelli della privatizzazione?
Lo sciopero del 2 ottobre rappresenta uno spartiacque per i lavoratori di AMA. Abbiamo scioperato per la difesa dell’azienda pubblica, contro il taglio delle indennità e i festivi in turno ordinario, e lo abbiamo fatto in piena libertà, rispondendo soltanto alla nostra libera valutazione.
Questa scelta indipendente che abbiamo fatto in tanti il 2 ottobre è la vera novità che si è manifestata in AMA. La scelta che preoccupa e che fa tremare la terra sotto i piedi di chi ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo in AMA.
USB sostiene le migliaia di lavoratori, vittime di una campagna stampa diffamatoria, che con il loro impegno quotidiano sopperiscono alle incapacità della classe dirigente di fronteggiare la nuova sfida della raccolta differenziata.

No allo spacchettamento di AMA.

No al taglio delle indennità.

No a domeniche e festivi in turno ordinario.

domenica 27 settembre 2015


PERCHE' SCIOPERO IL 2 OTTOBRE 2015

LA DELIBERA SULLA PRIVATIZZAZIONE E’ PASSATA ORA TOCCA A DOMENICHE E INDENNITA’

Non bisogna stare con USB per aderire allo sciopero del 2 ottobre, ma devi solo riflettere con attenzione su quello che ci aspetta nei prossimi mesi riguardo alla busta paga e all’orario di lavoro, cioè la nostra vita e quelle delle nostre famiglie. Il tentativo di spacchettare l’azienda affidando i servizi ai privati serve a indebolire la nostra forza contrattuale, perché ti metteranno in competi...zione con lavoratori sotto ricatto e con meno tutele che, per conservare il posto e compiacere al padroncino, accetteranno condizioni di lavoro peggiori delle tue.
Molti colleghi saranno convinti di essere tutelati dal contratto Federambiente, senza sapere che lo stesso contratto (firmato dai confederali, non da USB e per questo non ci fanno fare le assemblee) può essere “piuma o scudiscio” come diceva totò a seconda della forza contrattuale che i lavoratori esprimono nelle trattative aziendali di 2°livello, quindi la domenica in turno ordinario, le indennità, il demansionamento o addirittura il licenziamento se stai male, l’obbligo degli straordinari, etc..etc.. sono tegole che ti possono cadere in testa e ti possono cambiare la qualità della vita e del portafoglio. Se poi consideriamo il controllo satellitare e le agenzie investigative che i decreti legge di Renzi ci hanno messo alle calcagna, c’è poco da stare tranquilli.
Altri colleghi si affideranno agli urli di battaglia lanciati recentemente dai “soliti noti”, i nostrani CGIL, CISL, UIL e FIADEL che da un anno minacciano ferro e fuoco, proclamano scioperi fantasma ma ricordano pateticamente Vittorio Gassman nella scena del pugile suonato. Hanno firmato l’affidamento a terzi dei servizi di portineria, raccolta foglie, farmaci, diserbo e altri servizi cosiddetti no core, mentre in tutti gli accordi firmati recentemente si impegnano a rispettare standard di competitività. Intanto Marino batte cassa, rilancia e ci mette in competizione e l’Azienda già ci affianca nello spazzamento operatori e spazzatrici di provenienza ignota.
LE ABBIAMO PRESE ….MA QUANTE GLIENE ABBIAMO DETTE! Decantato il grido di battaglia al Campidoglio, passeremo al secondo pagamento di quanto previsto nei verbali firmati l’8 agosto, cioè a fronte di nobili dichiarazioni d’intenti di varia natura, sempre i soliti noti hanno messo sul piatto le domeniche in turno ordinario e la revisione delle indennità . L’Azienda ha prontamente tradotto con l’alternanza di una domenica lavorata ogni due in turno ordinario e il taglio del 50% delle indennità.
CHI LOTTA PUO’ PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO.
DICHIARA LA TUA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO CON LA CONDIVISIONE DI QUESTO POST

martedì 11 agosto 2015

Comunica con noi





Abbiamo voluto dedicare questa pagina alle idee, le proposte, il confronto.
Ci piacerebbe che foste partecipi e protagonisti della vostra vita lavorativa e qui potete lanciare il vostro messaggio o tema di discussione.

Per facilitare il compito aprirò io un tema, un tema molto semplice ma molto importante:

“ Qual' è e quale dovrebbe essere, il ruolo di un sindacato”

Il ruolo di un sindacato è quello di tutelare i diritti di un lavoratore, non ci piove nasce con questo intento, crea la carta fondamentale dei diritti ma, per usare un po' di ironia, poi però va storto. C'è qualcosa che non va, è impressione comune che i sindacati non stiano più svolgendo il loro lavoro, sono sempre più lontani dal mondo reale, si sono invischiati nella politica ma direi neanche nella politica, perché la politica dovrebbe essere una cosa nobile ed essendosi inquinata anche questa prendendo la strada della fama di potere, dell'egemonia economica ed ancor peggio della brama di ricchezza, hanno perso di vista il punto di partenza facendo quello che in politica fanno gli pseudo politici: rincorrono il potere.

Una volta i sindacati rincorrevano il potere contrattuale ma successivamente, ripeto è impressione comune, hanno rincorso il potere sociale, la scalata alla gestione delle persone per poter anche loro avere benefici economici. Si sono uniformati alla sete di benessere del tutto personale e poco collettivo che contraddistingue coloro che credono la politica sia il mezzo per arrivare ad una scalata sociale di privilegiati perdendo di vista il bene comune.

Innanzi tutto credo che un sindacato debba essere svincolato dai partiti perché è come se la giustizia dovesse avere un colore, la giustizia è giustizia e basta e quindi che abbiamo un sindacato che è più giusto di un altro? E chi è quello meno giusto? Se meno giusto andrebbe abolito perché significherebbe che non rispetta la carta fondamentale dei diritti del lavoratore!
Se i diritti sono diritti, sono diritti per tutti o c'è forse qualcuno che li reclama meglio di altri, è più bello? Si veste meglio ed allora è più credibile? Si vede di più in televisione ed allora è più vero, più onesto?

La realtà secondo me è che invece stanno tutti lì per dividersi un potere, il potere di decidere per gli altri.

La realtà di questi ultimi tempi per fortuna ci regala una speranza: sono sempre di più le persone che usano la propria testa, il pericolo maggiore di chi vuol gestire il potere!
Molte persone si sono accorte di non avere solo la milza, il fegato, la cistifellea ecc. ma anche il cervello e stanno chiedendo una partecipazione attiva e diretta della cosa pubblica, questo anche a livello sindacale.
Significa rifiutare di avere un mediatore per affermare diritti, cosa che ha portato coloro che mediano a sfruttare questo ruolo per avere non un potere contrattuale ma egemonico di varia natura, per avere una figura di coordinatore ma di un coordinatore che risponde alle richieste della gente e quindi al servizio della volontà collettiva rispettando quei principi democratici di cui tanto nel passato i nostri padri hanno combattuto per ottenere e che ora si sta tentando di disperdere riportandoci indietro nella storia. Il vangelo degli ultimi tempi è il profitto, di pochi poi, che ha fagocitato anche i sindacati che stanno permettendo che tutto avvenga nel nome del dio denaro. Sempre meno tutele, sempre più precari la cui precarietà genera insicurezza e quindi sempre più facile controllo delle ricchezze e per ricchezze intendo anche quelle intellettuali che sono il bene più prezioso.
Non fraintenda chi pensa che il profitto sia per me satana, vuol dire che non ha capito niente oppure dico, mi scuso per essermi espresso poco chiaramente o non in maniera esaustiva.

E' fisiologico che ci sia il profitto perché ad es un commerciante non dovrebbe guadagnare dalla sua attività, come fa a campare! E se i suoi affari vanno a gonfie vele, perché non dovrei essere contento per lui! Diverso è quando questo profitto si genera sui sacrifici delle persone! Non mi compro una macchina di lusso se non ho i soldi per farlo, sarei un demente se facessi sacrifici per acquistarla! Mi comprerò una macchina alla mia portata!
Ma se qualcuno sta ottenendo enormi profitti a danno dei sacrifici che vengono profusi nel proprio lavoro esempio l'acquisizione di beni pubblici a prezzi stracciati, ma perché quei beni pubblici non sono forse stati pagati con i sacrifici di una collettività? Chi ha il diritto di acquisirli a prezzi stracciati? Nessuno........ anzi vanno gestiti in modo oculato e chi non li sa gestire, dovrebbe cambiare mestiere.

Ecco, è impressione comune che i sindacati in questo tipo di esempio, si siano volatilizzati e la domanda più ovvia è : perché?

Bene, io credo di essermi dilungato pure molto e ritorno alla domanda iniziale:

TU COSA PENSI?
TI RICONOSCI NEI SINDACATI TRADIZIONALI?
COSA DOVREBBE FARE UN SINDACATO OGGI.
DAI IL TUO CONTRIBUTO DI IDEE E DI PROPOSTE PERCHÈ IL MONDO DEL LAVORO SEI TU!

Grazie


P.S. Commenta in modo ponderato ed equilibrato. Non servono sfoghi urlati e peggio ancora offensivi. Serve il tuo contributo intellettivo. Serve a tutti anche a te.






domenica 9 agosto 2015

Promettono ferro e fuoco e ritornano con il cappello in mano

Ecco come ancora viene praticata una filosofia a tutto svantaggio dei lavoratori:

" Predicare bene e razzolare male "

E' pur vero però, che i lavoratori possono accorgersi di tutto questo e trarre le loro conclusioni...... così da non piangere sul latte versato !

lunedì 3 agosto 2015

Ci battiamo per il bene e la dignità di tutti i lavoratori AMA non solo dei nostri iscritti


La situazione dei rifiuti a Roma sta diventando insostenibile e ridicola.
Scopri qui il perchè.

giovedì 21 maggio 2015

Alle parole occorre far seguire la coerenza dei fatti
ALLE PAROLE OCCORRE FAR SEGUIRE LA COERENZA DEI FATTI

Dopo la rottura di trattative, che sembravano belle che fatte, ecco che le OO.SS. CGIL CISL UIL E FIADEL hanno proclamato uno sciopero nazionale del settore dell'igiene ambientale pubblica per il mancato rinnovo del ccnl. ….se non lo revocano prima!

Dopo anni di concertazione, di subordinazione alle logiche di mercato e di spending review,
firmando rinnovi contrattuali al ribasso su tutele e diritti, ecco che…

CGIL,CISL, UIL E FIADEL D’UN BOTTO SI INDIGNANO E PROCLAMANO SCIOPERO!

E pongono come uno dei motivi della rottura delle trattative la questione dei diritti e della democrazia sindacale nelle aziende ma se ne ricordano quando ormai questi sono stati liquidati anche grazie agli accordi confederali da loro stessi sottoscritti!

Noi di USB abbiamo forti dubbi che questo sciopero possa realmente essere utile ai lavoratori se serve a dare forza a sindacati che dicono una cosa nelle assemblee e poi, sia ai tavoli di trattativa che nei salotti della politica e nei convegni, continuano ad avallare nei fatti i processi di privatizzazione/precarizzazione dimenticandosi dei lavoratori e snobbando le lotte.

Chiediamoci cosa hanno messo in campo queste Organizzazioni sindacali nel processo di riforma delle aziende pubbliche? Quali iniziative sulla "svendita" delle quote di maggioranza delle aziende quotate? Quali piattaforme rivendicative hanno promosso contro la spending review, le privatizzazioni/svendite delle aziende pubbliche previste dalla legge finanziaria? Dopo aver "digerito" tranquillamente quanto è avvenuto con il Jobs Act, come continuare a far finta di non sapere che sui cambi di appalto la clausola sociale (art. 6) può essere messa pesantemente in discussione se non si interviene sia a monte sui bandi sia impedendo esternalizzazioni e privatizzazioni per la difesa della qualità del lavoro e del servizio? Su tutto ciò si registra, oltre all'assenza più totale di proposta e iniziativa, l'accettazione supina delle scelte decise a monte, orientate tutte a "far cassa". Quanti scioperi, iniziative di lotta e coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti sono stati messi in campo per tempo da chi oggi chiama allo sciopero? Se qualcosa si è mosso è solo laddove queste sigle sono state "tirate per i capelli" da iniziative di lotta messe in campo da USB nelle aziende e nei territori.

Se si accettano le compatibilità (redditività, costo del lavoro, efficientamento, competizione industriale)
il finale è già scritto: sempre e solo sulla pelle dei lavoratori.
Se non si fissano a monte i paletti, a valle sarà difficile difendere il contratto collettivo, che rischia di divenire, come è successo con gli ultimi ccnl sottoscritti, una partita negativa per i lavoratori e positiva per le imprese.


SCIOPERARE FA BENE SE SERVE A CHI SCIOPERA.

Certo che bisogna scioperare e lottare ma farlo quando è veramente a sostegno di rivendicazioni che leghino la mobilitazione sul rinnovo del contratto ad una vertenza generalizzata a difesa delle aziende pubbliche, per il rafforzamento dei servizi pubblici locali, per riconquistare le tutele distrutte dal Jobs Act, insieme ad una piattaforma sul tema "appalti", che inserisca vincoli legislativi nel nuovo Codice degli Appalti, che definisca le clausole sociali, l'obbligatorietà dei controlli,  la responsabilità solidale.

USB, pur non essendo ai tavoli nazionali per il rinnovo del contratto, quotidianamente è impegnata sul fronte generale e su quello specifico del settore nella difesa degli interessi dei lavoratori e dei cittadini con campagna nazionale che tenga dentro tutti gli aspetti delle normative con cui il Governo Renzi vuol fare piazza pulita di diritti, servizi sociali, beni comuni, tutto a favore delle imprese e dei profitti

Rafforza USB


smetti di ascoltare chi non fa i tuoi interessi
SCIOPERARE FA BENE SE SERVE A CHI SCIOPERA....
IL Sacrificio dei lavoratori che scioperano non può legittimare sindacati che oltre a proporre un contratto al ribasso, vanificano e "mitigano" l'impatto della legittima protesta.





Un accordo da cancellare .

Operazioni di stoccaggio rifiuti
Un accordo da cancellare


Alcune RSU hanno diffidato l’Azienda dall’applicare l’accordo del 13 maggio firmato dalle OO.SS. che prevede il prolungamento di 2 ore oltre le 6 ordinarie, negli impianti TMB di Rocca Cencia e Salario. Tale accordo contravviene quanto previsto dal CCNL:

Titolari della contrattazione di secondo livello, che può essere a contenuto economico, ovvero a contenuto normativo in attuazione di clausole di rinvio del CCNL, sono le imprese e le RSU, congiuntamente alle strutture territorialmente competenti delle OO.SS……”


HANNO ESCLUSO LA RSU PER POTER FIRMARE UN ACCORDO VERGOGNOSO NELL'INUTILE TENTATIVO DI NASCONDERE LA GESTIONE SCANDALOSA E CRIMINALE DEGLI IMPIANTI TMB, UNA GESTIONE RESA ANCORA PIU' INTOLLERABILE PERCHE' INTERESSA L'AMA, L'AZIENDA PIU' GRANDE D'EUROPA DI PROPRIETA' DEL COMUNE DI ROMA.Hanno deliberatamente escluso le RSU per poter firmare un accordo vergognoso nell’inutile tentativo di nascondere la gestione scandalosa e criminale degli impianti, una gestione resa ancora più intollerabile perché interessa AMA, l’azienda d’igiene ambientale più grande d’Europa di proprietà del Comune di Roma.

L’incapacità della classe dirigente aziendale e i continui ricatti di Cerroni li pagano i lavoratori: un impianto progettato per trattare 700 tonnellate di rifiuti al giorno non ne può ospitare 4-5000 a regime “se tutto va bene”, perché diventa una discarica al chiuso, fra materiale in decomposizione, miasmi, ratti e temperature che superano facilmente i 40 gradi. Un girone d’inferno dove i lavoratori dovranno operare per 8h grazie a un accordo scellerato.

Alla denuncia dei colleghi sulle condizioni proibitive di lavoro, Azienda e OO.SS. hanno risposto prolungando di 2h a prestazione straordinaria le 6h ordinarie, e 25 euro lordi al giorno limitatamente al periodo emergenziale e pagate al termine di tale periodo (oltre al danno la beffa).

Non è con l’aumento dell’orario di lavoro che si incrementa la capacità operativa dell’impianto!


Chiediamo alle OO.SS. il ritiro della firma dall’accordo.


ENNESIMA EMERGENZA A ROMA, ENNESIME RESPONSABILITA', ENNESIME INEFFICIENZE. CERRONI STRINGE IL CAPPIO ATTORNO A ROMA E LA CLASSE DIRIGENTE DI AMA INSIEME AI "SOLITI NOTI" CURANO LA MALATTIA CON L'ACQUA FRESCA: PER CONTENERE LA RABBIA DEI LAVORATORI NEL GIRONE INFERNALE DEL TMB DI ROCCA CENCIA TENTANO DI COMPRARE IL LORO SILENZIO CON UNA MISERIA, MA GLI AUMENTANO DI DUE ORE L'ORARIO DI LAVORO ALLA FACCIA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA.



domenica 19 aprile 2015

richiesta di visita ambientale presso gli impianti


Per quanto riguarda la retromarcia


martedì 14 aprile 2015

PERCHE' QUESTO ACCORDO E' UNA FARSA

Perché quest’accordo è una farsa

Premesso il massimo rispetto per i lavoratori che hanno partecipato al presidio, bisogna però ragionare sui passaggi salienti (in corsivo) del “capolavoro” conseguito dall’incontro del 8 aprile di CGIL, CISL, UIL e FIADEL con l’Assessore all’Ambiente Estella Marino e i vertici di AMA.
L’affidamento ad AMA della gestione integrale dei rifiuti urbani e relativi servizi di igiene urbana” è previsto dagli indirizzi programmatici e linee guida per il nuovo Contratto di Servizio, approvate in Giunta Comunale già lo scorso dicembre.
Che AMA confermi ”l’incorporazione di AMA SI e la volontà di addivenire alla riorganizzazione dei servizi e dell’impiantistica” risulta ampiamente dal Piano Industriale presentato da AMA circa 10 mesi fa al Comune e alle OO.SS.
E allora perché attivare le procedure di raffreddamento in vista di uno sciopero, proclamare lo stato di agitazione e scomodare i lavoratori in un presidio se poi si ratifica in un accordo quello che il Comune di Roma e AMA hanno già deciso?
Perché condividere una “corretta ed efficiente gestione pubblica del servizio a presidio di legalità” con una classe dirigente che ha incrementato le esternalizzazioni e gli appalti a favore del sistema di Mafia Capitale?

porre in essere scelte condivise per il conseguimento di efficienza e recupero produttività” è come chiudere la stalla quando i buoi sono usciti. Il Piano Finanziario 2015 predisposto da AMA e approvato dall’Assemblea Capitolina prevede un programma di efficientamento di 45,8mln attraverso il taglio di:
-22,3mln di costi per lo spazzamento e il lavaggio strade;
-14,8mln con il blocco del turn over, “ottimizzazione” del lavoro straordinario e ricontrattazione degli oneri accessori e delle indennità;
-Esternalizzazione della raccolta dei cartoni e del servizio “base” di pulizia intorno ai cassonetti;
Solo chi è sprovveduto o sta in malafede può considerare quest’accordo un risultato. È evidente invece che a CGIL, CISL, UIL e FIADEL preme più il ruolo di interlocutori e cogestori piuttosto che contrastare lo smantellamento del servizio pubblico e rappresentare gli interessi della cittadinanza e dei lavoratori.

I LAVORATORI DI AMA HANNO BISOGNO DI UN SINDACATO CREDIBILE

USB CHIEDE CHE SI APRA UN TAVOLO DI TRATTATIVA PER:

- LA DEFINIZIONE DEL CONTRATTO INTEGRATIVO A DIFESA DEL SALARIO
ACCESSORIO E DELLE INDENNITA’ ANCHE PER I NUOVI CONTRATTI;

 -SBLOCCO DELLE ASSUNZIONI PER ESTENDERE IL PORTA A PORTA;


-REINTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEI LAVORATORI DEGLI APPALTI.



venerdì 10 aprile 2015

Lettera aperta a tutti i lavoratori di AMA SI

Ai componenti la R.S.U.
di AMA Soluzioni Integrate Srl:
Ottaviano Cresta
Emanuele Lauretani
Stefano Armini
Maurizio Panoni
Giuseppe Carpentieri
Maria Fioramanti
E p.c. Al nazionale delle OO.SS.
Alle OO.SS. di AMA SpA
Alla Direzione Patrimonio e Veicoli
Lettera aperta

Roma 3 aprile 2015


Oggetto: rinnovo richiesta convocazione assemblea della RSU di AMA Soluzioni Integrate Srl –
Chiarimenti circa ruolo e attività della Rappresentanza Sindacale Unitaria.

A seguito della seconda disdetta dell’assemblea della RSU di AMA S.I. già convocata per il giorno 26 marzo e poi riconvocata per il giorno 2 aprile, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento della RSU di AMA S.I. - essendo trascorsi già dieci mesi dall’ultima riunione - con la presente torno a chiedere la riconvocazione dell’assemblea con il seguente Ordine del Giorno:
  • Prospettive di AMA Soluzioni Integrate Srl con particolare riferimento al ruolo ed obiettivi della Rappresentanza Sindacale Unitaria;
  • Varie ed eventuali.
Come data per l’assemblea, propongo martedì 14 aprile dalle ore 15.00.
Mi trovo costretta, mio malgrado, a ricorrere ad una comunicazione inusuale, quale è quella della lettera aperta a tutti i lavoratori di AMA Soluzioni Integrate Srl, a causa delle modalità relative alla comunicazione delle ultime due disdette, che sono state francamente inaccettabili nei tempi e procedura. Questo soprattutto se si tiene conto del fatto che l’iniziativa della disdetta - di due successive assemblee già convocate - è venuta da una Organizzazione Sindacale non priva di personale, anche AMA SI, in perenne distacco sindacale -. L’atteggiamento tenuto dalla O.S. alla quale mi riferisco è stato fortemente spregiativo dei diritti di organizzazione personale non solo degli altri componenti la RSU ma anche di chi, indirettamente, ha condizionato la propria attività per venire incontro alle nostre legittime esigenze di riunione; mi riferisco nello specifico anche alla sala che era stata riservata a nostro uso e quindi preclusa ad altre necessità aziendali. E’ quindi essenziale che tutti i lavoratori, ai quali vengono giustamente ricordati i principi di onestà, trasparenza ed efficienza, come da codice Etico aziendale, vengano apertamente a conoscenza del lassismo e inettitudine dei propri Delegati Sindacali; la cui noncuranza e inadeguatezza priva i lavoratori stessi dei più elementari diritti di Rappresentanza, primo fra tutti quello dell’informazione. Quando i lavoratori AMA S.I., giustamente, continuano a chiedermi informazioni riguardo il loro futuro, IO MI RIFIUTO DI RIFERIRE SOLTANTO VOCI DI CORRIDOIO CHE – A NESSUN TITOLO POSSONO SOSTITUIRE IL NATURALE, CANONICO, CONFRONTO FRA SINDACATO E AZIENDA-. Come hanno più volte scritto i giudici dell’inchiesta “Mafia Capitale”: “Nell’AMA il fenomeno corruttivo ha raggiunto la massima espressione inquinando tutte le gare d’appalto”. Ed a questa constatazione della Magistratura inquirente, mi permetto di aggiungere anche il mio riscontro personale che: E’ STUCCHEVOLE COME, IN AMA SpA e società controllate, LE OO.SS. ABBIANO PALESEMENTE RINUNCIATO AL LORO RUOLO DI RAPPRESENTANZA scegliendo ormai quello – assolutamente antitetico - di cogestori.
Confido che, malgrado tutto, nei lavoratori si riaccenda la scintilla della consapevolezza; perché in questo diffuso e perpetrato indottrinamento alla “banalizzazione del male” si sta distruggendo l’enorme potenziale umano aziendale/civile.


Maria Rita Manupelli

Componente della RSU di AMA Soluzioni Integrate Srl



Applicazione O.D.S. n63/2014 Diffida


mercoledì 25 marzo 2015

APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO DI AMA

Risultati immagini per vauro taglio salarioCon l’approvazione del piano finanziario di AMA, il Comune di Roma presenta il conto ai cittadini romani e ai lavoratori.
  • Esternalizzazione dei servizi di AMA SI;
  • Cessione della partecipazione AMA in Multiservizi;
  • Taglio dei costi spazzamento e lavaggio strade di circa 22,3 mln di euro
  • Esternalizzazione della raccolta cartone e dello spazzamento attorno ai cassonetti (base);
  • Richiesta al personale di aumento delle ore lavorate a parità di salario;
  • Taglio degli straordinari, indennità e oneri accessori ( art.10, maggiorazione post-festivo, raggiungimento posto di lavoro );
La giunta Marino invece di smantellare il baraccone politico-clientelare che da sempre affida i vertici delle aziende partecipate ad amici e parenti intoccabili, pagati profumatamente, colpevoli dello spreco di danaro pubblico e collusi con Mafia Capitale, sceglie di tagliare la spesa sui servizi sociali, affidare il servizio pubblico al sistema delle tangenti e ridurre il salario ai lavoratori.

Usb invita i lavoratori di AMA a partecipare a tutte le iniziative volte a respingere l’attacco al salario e ai diritti.

Contro la svendita del servizio pubblico.
Contro i licenziamenti dei colleghi inidonei per motivi di salute.



martedì 24 marzo 2015

E' A RISCHIO IL NOSTRO FUTURO

A TUTTO IL PERSONALE AMA S.p.A. e AMA S.I.

E’ A RISCHIO IL NOSTRO FUTURO!

Il diritto all’informazione dei lavoratori AMA è una delle funzioni che da sempre ci siamo assunti e su cui abbiamo anche chiesto il consenso come RSU.
Ci sentiamo pertanto in dovere di rendervi note alcune affermazioni in merito all’attuazione del piano industriale, che “in via informale” il Dr. Saverio Lopes ha comunicato il giorno 18/3 al tavolo con le RSU e le OO.SS., incalzato dalle nostre domande.

  • I lavoratori di AMA SI verrebbero assorbiti da AMA S.p.A mediante nuova assunzione, pertanto con l’applicazione del contratto a tutele crescenti introdotto dal Governo Renzi con il jobs act, che annulla tutti i diritti maturati in tanti anni di servizio, dando mano libera ai licenziamenti senza diritto di reintegro.

  • I servizi di pulizie attualmente affidati e gestiti da AMA S.I. stanno progressivamente passando già da ora alla gestione di Roma Multiservizi con estensioni all’appalto in essere, come molti si saranno già resi conto, preparando il terreno al trasferimento di tutti i servizi previsto dal Piano Industriale.

  • L’AMA ha intenzione di applicare in maniera capillare e sistematica l’art. 44 del CCNL, con l’intenzione di valutare l’idoneità al servizio del personale con “minore aggravio”. E’ chiaro che la cessione di tutti quei servizi gestiti attualmente da AMA S.I. su cui sono stati fino ad oggi collocati i lavoratori con prescrizioni, potrebbe metterne in serio pericolo la continuità occupazionale o la continuità del rapporto di lavoro con l’Azienda.

Ribadiamo la natura “informale” di tali dichiarazioni, ma poiché giungono dai vertici dell’Amministrazione in sede di incontro RSU e vista la gravità delle intenzioni prospettate, ci auguriamo di essere ufficialmente smentiti.
Ci preoccupa molto l’inquietante silenzio delle altre organizzazioni sindacali presenti, probabilmente già a conoscenza della volontà dell’Azienda, che renderebbe assolutamente “fasulla” la loro recente alzata di scudi.
Al contrario USB continuerà a contrastare il Piano Industriale e il nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA, strumenti di privatizzazione e riduzione dei servizi e di attacco ai diritti del lavoro, con tutte le iniziative necessarie, a partire dalla manifestazione di giovedì scorso 19 marzo 2015 contro il Bilancio della Giunta Marino insieme al movimento #Romanonsivende.


Roma, 20 marzo 2015


lunedì 16 marzo 2015



ROMA NON SI VENDE 
CONTRO IL BILANCIO, PER UN'ALTERNATIVA DI CITTA'

CORTEO CITTADINO
19 MARZO - ORE 15.00 COLOSSEO


Sabato 14 Marzo un'ampia partecipazione di realtà sociali, sindacati e cittadini ha animato l'assemblea contro il Bilancio in discussione nell'assemblea capitolina; moltissimi gli interventi che hanno raccontato le vertenze specifiche e segnalato quel filo rosso che le lega, affermando una prospettiva di lotta comune: Roma non si vende.

Un bilancio che approfondisce le diseguaglianze sociali, acuendo le già drammatiche condizioni della periferia e spingendo i cittadini verso l’esasperazione, senza peraltro ridurre il debito comunale.

Vendita di beni, servizi, una prospettiva di futuro ipotecato per pagare un debito illegittimo, tagli lineari che colpiscono i diritti eliminando o riducendo i servizi, avvio delle privatizzazioni e cessione di quote ingenti del Comune. Ma la cessione, innanzitutto, è di democrazia e garanzie sociali: l'istituzione del Comune rinuncia ad essere garante dei diritti per essere l'esecutore fallimentare ed esecutore della dismissione della ricchezza pubblica. 
Tutto questo senza colpire le grandi ricchezze private che esistono a Roma e che rappresentano grandi interessi e grandi poteri.

Ma quel fronte ampio di realtà è disponibile ad aprire una percorso di lotta che certo non si fermerà all'approvazione o meno del bilancio. E' chiaro infatti che siamo di fronte ad un conflitto generalizzato su come si intende la città, lo spazio pubblico e le ricchezze pubbliche e i beni comuni.

Per questo quelle realtà continuano a studiare ed immaginare proposte alternative e praticabili a quella che è una vendita di Roma e dei diritti di chi la abita.

E' infatti possibile invertire la rotta, rinegoziando un debito che arricchisce le banche e strangola i cittadini, tassando i grandi patrimoni privati, mettendo in discussione il patto di stabilità interno e gestendo anche la spesa pubblica in modo più trasparente e solidale.

Per questo motivo abbiamo confermato la manifestazione del 19 Marzo, che partirà dal Colosseo alle 15.00 per arrivare al Campidoglio e chiedere che sia sospesa la discussione del bilancio, per aprire un confronto pubblico e partecipato sulle linee guida di questo bilancio e il disegno che si nasconde dietro quei numeri.

Roma, 16 Marzo 2015.


sabato 7 marzo 2015

 SI COMUNICA CHE LA VERTENZA CHE STIAMO CONDUCENDO DA SETTIMANE PER SCONGIURARE IL LICENZIAMENTO DI SEI LAVORATORI DELL'APPALTO AMA SI DI DISINFESTAZIONE, DERATTIZZAZIONE E SANIFICAZIONE, SI E' CONCLUSO CON L'ACCORDO CON LA SOC. COOP. CASA COMUNE 2000  E DA LUNEDI 9 MARZO SARANNO TUTTI DI NUOVO SULL'IMPIANTO DI VICOLO SAVINI.
E' UN GRANDE RISULTATO, OTTENUTO CON L'IMPEGNO DI TUTTI  I LAVORATORI DELLE DITTE IMPEGNATE SULL'APPALTO, CHE IN QUESTI GIORNI NON HANNO FATTO MANCARE LA LORO PARTECIPAZIONE E SOLIDARIETA' AI COLLEGHI IN DIFFICOLTA', INSIEME ALLA STRUTTURA USB DELL'AMA CHE LI HA SOSTENUTI SEMPRE.

IL MODO IN CUI ABBIAMO INSIEME CONDOTTO QUESTA VERTENZA E IL SUCCESSO DI OGGI, CI CONFERMA CHE STARE UNITI INTORNO ANCHE AD UN SOLO LAVORATORE A RISCHIO E' LA NOSTRA FORZA, DI CUI SI SONO RESI CONTO ANCHE I VERTICI AMA, A CUI VA RICONOSCIUTO IL CONTRIBUTO AL RISULTATO POSITIVO, CHE E' UN SEGNALE DI INVERSIONE DI TENDENZA RISPETTO AL PASSATO.

ADESSO ANDIAMO AVANTI CON LA VERTENZA LEGALE PER INTERPOSIZIONE DI MANO D'OPERA E L'ASSUNZIONE DI QUESTI LAVORATORI ALL'AMA, CHE, SE RIUSCIREMO AD OTTENERLA,  NON SOLO PORTERANNO UN GRANDE CONTRIBUTO AL NOSTRO IMPEGNO SINDACALE IN AZIENDA, MA SARANNO LA RAPPRESENTAZIONE DI UNA ESTERNALIZZAZIONE STRAPPATA ALLA SPECULAZIONE DEI PRIVATI.

NEL FRATTEMPO INSIEME, STRUTTURA AMA E LAVORATORI APPALTI, COSTRUIAMO LA CAMPAGNA CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE E IL RISCHIO DI PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO, SU CUI ATTILIO ED IO CONTINUEREMO A DARE IL NOSTRO SOSTEGNO E COINVOLGEREMO IL RESTO DELLA  FEDERAZIONE ROMANA USB.
Perché non abbiamo firmato

Per senso di responsabilità avevamo deciso di accettare una inevitabile e dolorosa sanatoria, tanto dolorosa per chi da oltre 20 anni opera per strada senza la prospettiva di migliorare e realizzare una diversa condizione di lavoro ed anche per chi, da sempre inascoltato, denuncia clientele e imboscamenti. Tale sanatoria serve anche per evitare inutili e costose vertenze che comunque non potrebbero che dare ragione a chi ha ricoperto mansioni diverse dal proprio livello di inquadramento oppure è stato assunto per vie traverse all’ombra della solita “parrocchia” di turno.
Abbiamo posto però una condizione, l’impegno tangibile ed efficace ad evitare in futuro il ripetersi di iniquità e di altri favoritismi. C’è bisogno di un riordino nella moltitudine di livelli presente nella centrale Operativa e nella Linea Verde. Abbiamo chiesto perciò all’Azienda di vincolare l’accordo all’impegno scritto di dare seguito all’O.d.S. n°63 su “ricognizione mansioni”, cioè:
1) mettere ordine nella galassia di facenti funzione e imboscati vari;
2) evitare in futuro di sanare le posizioni dei raccomandati di turno;
3) sanzionare chi fra dirigenti e capi intermedi avesse permesso tali abusi.
Purtroppo l’Azienda non ha voluto impegnarsi in tal senso e con una manovra, avallata dalle altre sigle, ha inserito questa sanatoria in un unico accordo contenente l’avanzamento di livello alle officine, impianti e manutenzione cassonetti, sul quale siamo ovviamente d’accordo. Una vera furbata, nascondere dietro una decisione giusta un’altra operazione assai discutibile che lascia aperta la strada al ripetersi del vecchio malcostume.


Un’altra occasione persa per quanti reclamano a parole una discontinuità col passato ma ratificano nei fatti la salvaguardia del sistema di sempre.