Perché
quest’accordo è una farsa
Premesso
il massimo rispetto per i lavoratori che hanno partecipato al
presidio, bisogna però ragionare sui passaggi salienti (in corsivo)
del “capolavoro” conseguito dall’incontro del 8 aprile di CGIL,
CISL, UIL e FIADEL con l’Assessore all’Ambiente Estella Marino e
i vertici di AMA.
“L’affidamento
ad AMA della gestione integrale dei rifiuti urbani e relativi servizi
di igiene urbana”
è
previsto dagli indirizzi programmatici e linee guida per il nuovo
Contratto di Servizio, approvate in Giunta Comunale già lo scorso
dicembre.
Che AMA confermi
”l’incorporazione
di AMA SI e la volontà di addivenire alla riorganizzazione dei
servizi e dell’impiantistica”
risulta ampiamente dal Piano Industriale presentato da AMA circa 10
mesi fa al Comune e alle OO.SS.
E allora perché
attivare le procedure di raffreddamento in vista di uno sciopero,
proclamare lo stato di agitazione e scomodare i lavoratori in un
presidio se poi si ratifica in un accordo quello che il Comune di
Roma e AMA hanno già deciso?
Perché
condividere una “corretta
ed efficiente gestione pubblica del servizio a presidio di legalità”
con
una classe dirigente che ha incrementato le esternalizzazioni e gli
appalti a favore del sistema di Mafia Capitale?
“porre
in essere scelte condivise per il conseguimento di efficienza e
recupero produttività”
è come chiudere la stalla quando i buoi sono usciti. Il
Piano Finanziario 2015 predisposto da AMA e approvato dall’Assemblea
Capitolina prevede un programma di efficientamento di 45,8mln
attraverso il taglio di:
-22,3mln di costi
per lo spazzamento e il lavaggio strade;
-14,8mln con il
blocco del turn over, “ottimizzazione” del lavoro straordinario e
ricontrattazione degli oneri accessori e delle indennità;
-Esternalizzazione
della raccolta dei cartoni e del servizio “base” di pulizia
intorno ai cassonetti;
Solo chi è sprovveduto
o sta in malafede può considerare quest’accordo un risultato. È
evidente invece che a CGIL, CISL, UIL e FIADEL preme più il ruolo
di interlocutori e cogestori piuttosto che contrastare lo
smantellamento del servizio pubblico e rappresentare gli interessi
della cittadinanza e dei lavoratori.
I LAVORATORI DI AMA
HANNO BISOGNO DI UN SINDACATO CREDIBILE
USB CHIEDE CHE SI APRA UN TAVOLO DI TRATTATIVA PER:
- LA DEFINIZIONE DEL CONTRATTO INTEGRATIVO A DIFESA DEL SALARIO
ACCESSORIO
E DELLE INDENNITA’ ANCHE PER I NUOVI CONTRATTI;
-SBLOCCO DELLE ASSUNZIONI PER ESTENDERE IL PORTA A PORTA;
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