Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

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Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

lunedì 28 novembre 2016

SCIOPERO 12 DICEMBRE 2016 IGIENE AMBIENTALE

QUESTO CONTRATTO E’ UNA
Risultati immagini per banda bassottiRAPINA A VISO SCOPERTO





Gli incrementi economici di 130€ lordi in busta paga se li riprendono con gli interessi:

30 con il prelievo forzoso ai danni degli 85.000 lavoratori del settore nazionale per rimpinguare di €2.550.000 la torta che OO.SS. Utilitalia e Fise gestiranno attraverso i Fondi Integrativi;

20€ di indennità integrativa contestuale all’accordo sulla malattia che prevede l’aumento della trattenuta sulla malattia breve;

70€ a fronte di 100€ che un lavoratore con liv.3A lascia all’azienda mensilmente lavorando gratis 8,6 ore in più al mese.

Considerando tutti gli 8000 dipendenti al liv.3A, il prelievo sulla nostra busta paga, renderà ad AMA circa €11.500.000 annui, calcolati per difetto e comprensivo di maggiorazione straordinario per le 2 ore settimanali in più imposte dal nuovo CCNL. Se dividiamo in parti uguali il maltolto, lo scippo ci costa circa 1400€ cadauno, a cui però vanno aggiunti e divisi equamente altri €1.500.000, calcolati sempre per difetto e rastrellati dal taglio alla maggiorazione dello straordinario.

A fronte di questa rapina ci rimborsano nel 2017 30h di permessi retribuiti che valgono €350 calcolato al liv.3A, e nel 2018 €400 perché le ore diventano 34. Ma da questo incremento orario, gli oltre 2000 colleghi fra amministrativi e inidonei rimarranno esclusi.

E poi ancora sfondamento a ribasso della scala parametrale con introduzione del sottolivello “S”, azzeramento dell’art.18, attacco al diritto di sciopero e un “piatto di minestra” al posto degli arretrati. Ma lasciano anche aperta la contrattazione su riposo settimanale e domeniche.
Aumento dell’orario di lavoro e finti aumenti salariali a fronte di 1,4 miliardi di utili nel 2015 realizzati dalle imprese del settore.
Se non ora, quando!
I lavoratori di AMA che già hanno detto NO a questo contratto aderiscono alla giornata di mobilitazione del Coordinamento Nazionale dei Comitati per il NO. USB indice lo sciopero in AMA e invita tutti a partecipare.
LUNEDI’ 12 DICEMBRE
SCIOPERO h24

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martedì 22 novembre 2016

Disconoscimento Accordo Sindacale 10 LUglio

Comitato del NO Verso il 12 Dicembre 2016


USB ha richiesto apertura procedura di raffreddamento e conciliazione per arrivare
ad indire uno sciopero in AMA per il 12/12.
Tale data è stata concordata col Coord.. Nazionale dei Comitati per il NO, anche se le modalità di indizione sono differenti, infatti mentre alcune sigle del sindacalismo di base hanno ritenuto opportuno indire uno sciopero nazionale di categoria, USB proclamerà lo sciopero nelle aziende dove i lavoratori prevedono una dignitosa partecipazione. La netta affermazione del NO alle consultazioni per il rinnovo del contratto Utilitalia, e la mancata certificazione che ne conferma la portata, rappresentano un dato indiscutibile che verrebbe mortificato dal dato incerto di uno sciopero nazionale, considerato che la nostra presenza non copre la miriade di aziende di igiene ambientale. Detto ciò è importante il massimo impegno e mobilitazione per la riuscita in AMA dello sciopero del 12/12.

In merito al percorso legale, oltre alla diffida che già conoscete e che allego,  USB
insieme al supporto del legale ha predisposto una diffida individuale in cui il
lavoratore disconosce l'efficacia soggettiva dell'ipotesi di accordo, anche questa in
allegato. Noi ci faremo carico di far compilare il modulo, raccoglierli e protocollare.
Questo deve diventare uno strumento per coinvolgere i colleghi nel percorso più
ampio di lotta contro il contratto/truffa.


Richiesta Procedura di Raffreddamento e Conciliazione



A RIGUARDO DEGLI IMPIANTI

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono.
Poi vinci. (Gandhi)


Il comunicato denigratorio e mistificante firmato separatamente da CGIL e FIADEL, ai danni di un nostro delegato, in fondo ci gratifica perché, dopo anni di potere indiscusso delle OO.SS. costruito attraverso le deleghe in cambio di favori e raccomandazioni, finalmente sono costretti a misurarsi con chi non accetta scambi e vuole mettere i diritti dei lavoratori al centro del confronto sindacale.
Premessa
Gli impianti di AMA rappresentano una criticità cronica per mancanza di una pianificazione seria sulla gestione della Raccolta Differenziata. Tranne le “sparate rassicuranti e interessate” di Fortini, i numeri sui reali flussi di materiale raccolto non sono mai stati forniti e probabilmente non si sono mai preoccupati di monitorarli. Fatto sta che da anni i cernitori degli impianti di multimateriale selezionano manualmente materiale fortemente inquinato ( possiamo definirlo prossimo all’indifferenziato) mentre gli operatori dei TMB sono immersi letteralmente in una discarica al chiuso.
Gli accordi firmati dalle OO.SS. in assenza delle RSU.
14/3/2014, a seguito di un assemblea di USB con i lavoratori del TMB Salario in risposta a una petizione/denuncia sulle condizioni di lavoro nell’impianto, le OO.SS. si affrettano a quietare il malcontento firmando un Accordo per il riconoscimento dei livelli previsti dal CCNL, e promettendo di intervenire sul disagio lavorativo. A distanza di oltre due anni dopo un sollecito e una denuncia pubblica di USB, ai lavoratori degli impianti è stato riconosciuto l’inquadramento previsto, ma il disagio è rimasto.
13/5/2015, mentre gli impianti strapieni sono una bomba sanitaria oltre che ambientale, firmano un Accordo criminale che scambia l’allungamento della giornata lavorativa a 8 ore con un premio giornaliero di 25 euro lordi, alla faccia dell’impatto sulla salute che tale prolungamento orario ha sui lavoratori. Peraltro il “premio” è stato erogato grazie ad un successivo accordo che per senso di responsabilità abbiamo sottoscritto insieme alle RSU finalmente convocate, visto che Azienda e OO.SS. avevano pattuito che sarebbe stato corrisposto a fine emergenza, cioè mai.
4/5/2016, secondo accordo criminale che scambia il prolungamento dell’orario di lavoro a 8 ore, con un premio giornaliero di 30 euro lordi. In cambio della salute “si insaporisce la minestra”. Ma i lavoratori chiedono il riconoscimento di un indennità fissa, non legata all’aumento di orario, che riconosca il disagio del loro ambito lavorativo. Nell’accordo viene aggiunto che l’indennità verrà discussa entro la fine di giugno. Le RSU a maggioranza firmano, i lavoratori sono messi a tacere e il nostro delegato rimane da solo a respingere l’accordo. Alla fine di giugno la promessa non viene mantenuta e l’indennità rimane una pia illusione.
Luglio 2016, dopo il blitz della sindaca Raggi a Rocca Cencia che scoperchia l’inferno impianti, l’Azienda chiede di rinnovare gli accordi precedenti, ma c’è un forte imbarazzo perché adesso tutti sanno in che condizioni si lavora in quegli impianti e oltretutto i lavoratori protestano per la promessa mancata. L’Azienda dunque tenta di aggirare l’ostacolo proponendo l’imposizione delle domeniche con “premio”.
Le RSU si spaccano in due e non accettano il nuovo accordo. Ma Azienda e OO.SS. operano in tandem e mentre la prima comanda i lavoratori nelle domeniche di luglio e agosto, i secondi invece di contrastare l’abuso dando indicazioni di rifiutarsi al lavoro domenicale, si accontentano di mettere in cattiva luce le RSU alla faccia dei lavoratori che sono costretti a lavorare anche di ferragosto senza “premio”.
Nello stesso mese l’Azienda presenta le Linee Guida per gli Impianti, una sorta di contratto integrativo di 2° livello, dove si chiede un organizzazione del lavoro 7 giorni su 7 H24 a fronte “dell’individuazione di una forma economica correlata alle attività specifiche degli impianti limitatamente ai lavoratori idonei”, e di un eventuale premio quando si farà l’accordo sulla produttività complessivo per AMA (sic!).
Per ben quattro volte il tavolo di trattativa è stato convocato e non ha prodotto nulla, malgrado il malcontento crescente dei lavoratori e l’inutile dispendio di ore di permesso sindacale.
Dopo le dovute premesse, spieghiamo ai lavoratori cosa ha “tentato” di proporre il nostro delegato in qualità di portavoce RSU, e che tanto ha sconcertato le OO.SS.:
Le RSU presenti hanno scelto deliberatamente il nostro delegato come loro portavoce in quanto ha seguito costantemente tutte le fasi e gli incontri dedicati agli impianti. Precedentemente era stato scelto più volte come portavoce un rappresentante che lavora negli impianti e che, costantemente relegato ai margini della discussione, aveva inutilmente perorato la causa del riconoscimento economico. Veniva quindi rinnovata dalle RSU la proposta di un indennità fissa come promesso nell’accordo del 4/5/2016.
Vista l’inconcludenza di anni di confronto a danno dei lavoratori, il portavoce suggeriva al tavolo di riconoscere DA SUBITO una maggiorazione economica, ed un modo per farlo senza aspettare i lunghi tempi del contratto integrativo, poteva essere quella di usare l’articolo contrattuale che prevede l’indennità di maggiore produttività a operai e autisti nella giornata di lavoro dopo una festività applicandola, per gli addetti agli impianti, su tutti i giorni lavorativi con un conseguente incremento economico di circa 130 euro mensili. Questo come segnale immediato di riconoscimento verso l’impegno e il senso di responsabilità dei lavoratori senza richiedere ulteriori sacrifici e in attesa di ulteriori “sforzi” da parte del tavolo per definire un compenso più adeguato.
La seconda proposta di discussione da parte del nostro delegato, recepiva il suggerimento di qualche lavoratore e consisteva nella possibilità per il singolo operatore che ne faceva domanda, di essere impiegato, anche temporaneamente, in ambiti lavorativi a minor impatto ambientale. Ciò in considerazione del fatto che non esiste “via di fuga dagli impianti”, cioè non vengono accettate domande di trasferimento in altri ambiti lavorativi.
E’ evidente che le suddette proposte non implicavano nessuno scambio, ma scompaginavano quello che probabilmente viene scritto in tavoli separati da Azienda e OO.SS. per poi essere serviti già pronti alla ratifica delle RSU.
ALCUNE DOMANDE SONO D’OBBLIGO A CHI FIRMA QUESTE MENZOGNE E MISTIFICAZIONI:
PERCHE’ L’INCONTRO DEL 9/11/2016 SI E’ LIMITATO ALL’INTERVENTO DELLE RSU, DOPODICHE’ LE OO.SS. RIMANDANO LA DISCUSSIONE SUGLI IMPIANTI A UN MISTERIOSO DOCUMENTO CHE L’AZIENDA DEVE STILARE?
SI TRATTA PER CASO DI UN ACCORDO GIA’ CONCORDATO CHE SCAMBIA (IN QUESTO CASO IL VERBO E’ APPROPRIATO) LE DOMENICHE OBBLIGATORIE E IL TURNO CONTINUO E AVVICENDATO CON EVENTUALE EMOLUMENTO ECONOMICO?
SONO ABITUATI A TRATTARE I LAVORATORI COME UNA MASSA DI MANOVRA, E PER QUESTO PENSANO CHE TUTTE LE BUGIE O LE OMISSIONI SUGLI ACCORDI SOTTOBANCO SONO FACILMENTE DIGERITE IN NOME DEI PRIVILEGI CHE HANNO DISTRIBUITO. MA LA MAREA DI NO ALLA PIATTAFORMA DI RINNOVO DEL CCNL E LE QUASI 2000 DISDETTE PIOVUTEGLI ADDOSSO, HANNO RAPPRESENTATO UN BRUTTO RISVEGLIO PER CHI DOVEVA RAPPRESENTARE I LAVORATORI E INVECE NE E’ DIVENTATA LA CONTROPARTE.

Richiesta Elezioni RSU/RSL


Assemblea Nazionale CCNL 20 novembre 2016


Assemblea Cinecitta' 9-11-2016

MERCOLEDI' 9/11 H 15,00
SALA ROSSA MUNICIPIO VII
P.ZZA DI CINECITTA' N.11 
FERMATA METRO A SUBAUGUSTA.


L'assemblea del 9/11 al Mun.VII, ha messo in evidenza la volontà di costituire un tavolo stabile di confronto aperto e trasversale, per far convergere il contributo di
tutti in un unico percorso di lotta e delineare una piattaforma condivisa per la contrattazione aziendale.


ASSEMBLEA DI TUTTI LAVORATORI AMA CHE VOGLIONO FAR VALERE IL
LORO "NO" AL RINNOVO DEL CONTRATTO/TRUFFA E ALL'ARROGANZA
DELLE OO.SS. CHE MALGRADO LA MAREA DI NO ALLE CONSULTAZIONI,
E SENZA UNO STRACCIO DI DOCUMENTAZIONE CERTIFICATA,
DICHIARANO LA VITTORIA DEI "SI" E VANNO VERSO LA RATIFICA DEL
NUOVO CCNL.





L'ASSEMBLEA E' APERTA AD OGNI PROPOSTA UTILE PER CONTRASTARE
LA DERIVA AUTORITARIA E TRUFFALDINA DELLE OO.SS. E LA SVENDITA
DEI DIRITTI ACQUISITI DOPO ANNI  DI LOTTE E SACRIFICI COSTATI AI
COLLEGHI CHE CI HANNO PRECEDUTO.

E' IMPORTANTE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI, LE DELEGHE IN QUESTO
MOMENTO NON SERVONO A NESSUNO!!!!




Vergogna!!!


Vergogna!!


Mentre i lavoratori aspettavano i risultati finali del referendum sull’ipotesi di contratto di Igiene Ambientale del 10 luglio, e ancora prima di ultimare la tornata di assemblee in tutte le aziende del comparto, CGIL, CISL UIL e FIADEL considerano chiuse le consultazioni e decidono a tavolino la vittoria del SI al contratto-truffa.
Eppure la mattina di giovedì 20 ottobre una delegazione del Coordinamento Nazionale dei Comitati per il NO è andata alla riunione nazionale delle OO.SS. firmatarie per presentare le istanze dei lavoratori che chiedevano la pubblicazione dei verbali delle consultazioni azienda per azienda su tutto il comparto nazionale e lo scorporo del voto fra i due diversi CCNL, Utilitalia e Fise, ma per tutta risposta si è preferito sciogliere la riserva in fretta e furia e decidere di andare alla firma con Utilitalia.

Avrebbero potuto levarsi la soddisfazione di smentirci e presentare i risultati di una consultazione certificata in tutti i posti di lavoro invece di aggredirci verbalmente e fisicamente solamente perché chiedevamo trasparenza.

Evidentemente l’imperativo è firmare ad ogni costo, troppo alta è la posta in gioco. Salvaguardare l’esclusiva della rappresentanza con annesse agibilità e distacchi sindacali, le poltrone negli enti bilaterali e la torta dei fondi integrativi vale il sacrificio della “democrazia e dei valori fondamentali”, parole con cui riempiono i loro comunicati.

Roma , Milano, Genova, Bari, Bologna e nella stragrande maggioranza delle aziende aderenti al CCNL Utilitalia, il voto dei lavoratori è stato univoco: NO AL CONTRATTO-TRUFFA.

Fermiamoli!

USB sta attivando tutte le iniziative possibili, comprese quelle legali, per impugnare questo grave sopruso ai danni dei lavoratori.

USB invita tutti a rifiutarsi di versare la quota contrattuale di circa 30 euro che le Aziende prelevano in busta paga a favore delle OO.SS. firmatarie, in virtù di un accordo stipulato nel 2012 che stabilisce un “compenso per il servizio reso” nella stipula del contratto……oltre al danno la beffa!! Ma non basta:

costruire lo sciopero di categoria di Igiene ambientale per cui sono state già attivate le procedure dal sindacalismo di base per il 12 dicembre;

contro il tentativo di azzeramento delle RSU, imponiamo l’elezione diretta delle rappresentanze dei lavoratori;

delegittimiamo chi calpesta i diritti di tutti noi dimettendoci da questi sindacati!