Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

Ieri

Come eravamo

Oggi

Una figura che ancora ci accompagna nel segno della tradizione

Di giorno

Ci prendiamo cura della bellezza di questa città!

Di notte

Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

mercoledì 25 marzo 2015

APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO DI AMA

Risultati immagini per vauro taglio salarioCon l’approvazione del piano finanziario di AMA, il Comune di Roma presenta il conto ai cittadini romani e ai lavoratori.
  • Esternalizzazione dei servizi di AMA SI;
  • Cessione della partecipazione AMA in Multiservizi;
  • Taglio dei costi spazzamento e lavaggio strade di circa 22,3 mln di euro
  • Esternalizzazione della raccolta cartone e dello spazzamento attorno ai cassonetti (base);
  • Richiesta al personale di aumento delle ore lavorate a parità di salario;
  • Taglio degli straordinari, indennità e oneri accessori ( art.10, maggiorazione post-festivo, raggiungimento posto di lavoro );
La giunta Marino invece di smantellare il baraccone politico-clientelare che da sempre affida i vertici delle aziende partecipate ad amici e parenti intoccabili, pagati profumatamente, colpevoli dello spreco di danaro pubblico e collusi con Mafia Capitale, sceglie di tagliare la spesa sui servizi sociali, affidare il servizio pubblico al sistema delle tangenti e ridurre il salario ai lavoratori.

Usb invita i lavoratori di AMA a partecipare a tutte le iniziative volte a respingere l’attacco al salario e ai diritti.

Contro la svendita del servizio pubblico.
Contro i licenziamenti dei colleghi inidonei per motivi di salute.



martedì 24 marzo 2015

E' A RISCHIO IL NOSTRO FUTURO

A TUTTO IL PERSONALE AMA S.p.A. e AMA S.I.

E’ A RISCHIO IL NOSTRO FUTURO!

Il diritto all’informazione dei lavoratori AMA è una delle funzioni che da sempre ci siamo assunti e su cui abbiamo anche chiesto il consenso come RSU.
Ci sentiamo pertanto in dovere di rendervi note alcune affermazioni in merito all’attuazione del piano industriale, che “in via informale” il Dr. Saverio Lopes ha comunicato il giorno 18/3 al tavolo con le RSU e le OO.SS., incalzato dalle nostre domande.

  • I lavoratori di AMA SI verrebbero assorbiti da AMA S.p.A mediante nuova assunzione, pertanto con l’applicazione del contratto a tutele crescenti introdotto dal Governo Renzi con il jobs act, che annulla tutti i diritti maturati in tanti anni di servizio, dando mano libera ai licenziamenti senza diritto di reintegro.

  • I servizi di pulizie attualmente affidati e gestiti da AMA S.I. stanno progressivamente passando già da ora alla gestione di Roma Multiservizi con estensioni all’appalto in essere, come molti si saranno già resi conto, preparando il terreno al trasferimento di tutti i servizi previsto dal Piano Industriale.

  • L’AMA ha intenzione di applicare in maniera capillare e sistematica l’art. 44 del CCNL, con l’intenzione di valutare l’idoneità al servizio del personale con “minore aggravio”. E’ chiaro che la cessione di tutti quei servizi gestiti attualmente da AMA S.I. su cui sono stati fino ad oggi collocati i lavoratori con prescrizioni, potrebbe metterne in serio pericolo la continuità occupazionale o la continuità del rapporto di lavoro con l’Azienda.

Ribadiamo la natura “informale” di tali dichiarazioni, ma poiché giungono dai vertici dell’Amministrazione in sede di incontro RSU e vista la gravità delle intenzioni prospettate, ci auguriamo di essere ufficialmente smentiti.
Ci preoccupa molto l’inquietante silenzio delle altre organizzazioni sindacali presenti, probabilmente già a conoscenza della volontà dell’Azienda, che renderebbe assolutamente “fasulla” la loro recente alzata di scudi.
Al contrario USB continuerà a contrastare il Piano Industriale e il nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA, strumenti di privatizzazione e riduzione dei servizi e di attacco ai diritti del lavoro, con tutte le iniziative necessarie, a partire dalla manifestazione di giovedì scorso 19 marzo 2015 contro il Bilancio della Giunta Marino insieme al movimento #Romanonsivende.


Roma, 20 marzo 2015


lunedì 16 marzo 2015



ROMA NON SI VENDE 
CONTRO IL BILANCIO, PER UN'ALTERNATIVA DI CITTA'

CORTEO CITTADINO
19 MARZO - ORE 15.00 COLOSSEO


Sabato 14 Marzo un'ampia partecipazione di realtà sociali, sindacati e cittadini ha animato l'assemblea contro il Bilancio in discussione nell'assemblea capitolina; moltissimi gli interventi che hanno raccontato le vertenze specifiche e segnalato quel filo rosso che le lega, affermando una prospettiva di lotta comune: Roma non si vende.

Un bilancio che approfondisce le diseguaglianze sociali, acuendo le già drammatiche condizioni della periferia e spingendo i cittadini verso l’esasperazione, senza peraltro ridurre il debito comunale.

Vendita di beni, servizi, una prospettiva di futuro ipotecato per pagare un debito illegittimo, tagli lineari che colpiscono i diritti eliminando o riducendo i servizi, avvio delle privatizzazioni e cessione di quote ingenti del Comune. Ma la cessione, innanzitutto, è di democrazia e garanzie sociali: l'istituzione del Comune rinuncia ad essere garante dei diritti per essere l'esecutore fallimentare ed esecutore della dismissione della ricchezza pubblica. 
Tutto questo senza colpire le grandi ricchezze private che esistono a Roma e che rappresentano grandi interessi e grandi poteri.

Ma quel fronte ampio di realtà è disponibile ad aprire una percorso di lotta che certo non si fermerà all'approvazione o meno del bilancio. E' chiaro infatti che siamo di fronte ad un conflitto generalizzato su come si intende la città, lo spazio pubblico e le ricchezze pubbliche e i beni comuni.

Per questo quelle realtà continuano a studiare ed immaginare proposte alternative e praticabili a quella che è una vendita di Roma e dei diritti di chi la abita.

E' infatti possibile invertire la rotta, rinegoziando un debito che arricchisce le banche e strangola i cittadini, tassando i grandi patrimoni privati, mettendo in discussione il patto di stabilità interno e gestendo anche la spesa pubblica in modo più trasparente e solidale.

Per questo motivo abbiamo confermato la manifestazione del 19 Marzo, che partirà dal Colosseo alle 15.00 per arrivare al Campidoglio e chiedere che sia sospesa la discussione del bilancio, per aprire un confronto pubblico e partecipato sulle linee guida di questo bilancio e il disegno che si nasconde dietro quei numeri.

Roma, 16 Marzo 2015.


sabato 7 marzo 2015

 SI COMUNICA CHE LA VERTENZA CHE STIAMO CONDUCENDO DA SETTIMANE PER SCONGIURARE IL LICENZIAMENTO DI SEI LAVORATORI DELL'APPALTO AMA SI DI DISINFESTAZIONE, DERATTIZZAZIONE E SANIFICAZIONE, SI E' CONCLUSO CON L'ACCORDO CON LA SOC. COOP. CASA COMUNE 2000  E DA LUNEDI 9 MARZO SARANNO TUTTI DI NUOVO SULL'IMPIANTO DI VICOLO SAVINI.
E' UN GRANDE RISULTATO, OTTENUTO CON L'IMPEGNO DI TUTTI  I LAVORATORI DELLE DITTE IMPEGNATE SULL'APPALTO, CHE IN QUESTI GIORNI NON HANNO FATTO MANCARE LA LORO PARTECIPAZIONE E SOLIDARIETA' AI COLLEGHI IN DIFFICOLTA', INSIEME ALLA STRUTTURA USB DELL'AMA CHE LI HA SOSTENUTI SEMPRE.

IL MODO IN CUI ABBIAMO INSIEME CONDOTTO QUESTA VERTENZA E IL SUCCESSO DI OGGI, CI CONFERMA CHE STARE UNITI INTORNO ANCHE AD UN SOLO LAVORATORE A RISCHIO E' LA NOSTRA FORZA, DI CUI SI SONO RESI CONTO ANCHE I VERTICI AMA, A CUI VA RICONOSCIUTO IL CONTRIBUTO AL RISULTATO POSITIVO, CHE E' UN SEGNALE DI INVERSIONE DI TENDENZA RISPETTO AL PASSATO.

ADESSO ANDIAMO AVANTI CON LA VERTENZA LEGALE PER INTERPOSIZIONE DI MANO D'OPERA E L'ASSUNZIONE DI QUESTI LAVORATORI ALL'AMA, CHE, SE RIUSCIREMO AD OTTENERLA,  NON SOLO PORTERANNO UN GRANDE CONTRIBUTO AL NOSTRO IMPEGNO SINDACALE IN AZIENDA, MA SARANNO LA RAPPRESENTAZIONE DI UNA ESTERNALIZZAZIONE STRAPPATA ALLA SPECULAZIONE DEI PRIVATI.

NEL FRATTEMPO INSIEME, STRUTTURA AMA E LAVORATORI APPALTI, COSTRUIAMO LA CAMPAGNA CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE E IL RISCHIO DI PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO, SU CUI ATTILIO ED IO CONTINUEREMO A DARE IL NOSTRO SOSTEGNO E COINVOLGEREMO IL RESTO DELLA  FEDERAZIONE ROMANA USB.
Perché non abbiamo firmato

Per senso di responsabilità avevamo deciso di accettare una inevitabile e dolorosa sanatoria, tanto dolorosa per chi da oltre 20 anni opera per strada senza la prospettiva di migliorare e realizzare una diversa condizione di lavoro ed anche per chi, da sempre inascoltato, denuncia clientele e imboscamenti. Tale sanatoria serve anche per evitare inutili e costose vertenze che comunque non potrebbero che dare ragione a chi ha ricoperto mansioni diverse dal proprio livello di inquadramento oppure è stato assunto per vie traverse all’ombra della solita “parrocchia” di turno.
Abbiamo posto però una condizione, l’impegno tangibile ed efficace ad evitare in futuro il ripetersi di iniquità e di altri favoritismi. C’è bisogno di un riordino nella moltitudine di livelli presente nella centrale Operativa e nella Linea Verde. Abbiamo chiesto perciò all’Azienda di vincolare l’accordo all’impegno scritto di dare seguito all’O.d.S. n°63 su “ricognizione mansioni”, cioè:
1) mettere ordine nella galassia di facenti funzione e imboscati vari;
2) evitare in futuro di sanare le posizioni dei raccomandati di turno;
3) sanzionare chi fra dirigenti e capi intermedi avesse permesso tali abusi.
Purtroppo l’Azienda non ha voluto impegnarsi in tal senso e con una manovra, avallata dalle altre sigle, ha inserito questa sanatoria in un unico accordo contenente l’avanzamento di livello alle officine, impianti e manutenzione cassonetti, sul quale siamo ovviamente d’accordo. Una vera furbata, nascondere dietro una decisione giusta un’altra operazione assai discutibile che lascia aperta la strada al ripetersi del vecchio malcostume.


Un’altra occasione persa per quanti reclamano a parole una discontinuità col passato ma ratificano nei fatti la salvaguardia del sistema di sempre.