Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

Ieri

Come eravamo

Oggi

Una figura che ancora ci accompagna nel segno della tradizione

Di giorno

Ci prendiamo cura della bellezza di questa città!

Di notte

Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

giovedì 21 maggio 2015

Alle parole occorre far seguire la coerenza dei fatti
ALLE PAROLE OCCORRE FAR SEGUIRE LA COERENZA DEI FATTI

Dopo la rottura di trattative, che sembravano belle che fatte, ecco che le OO.SS. CGIL CISL UIL E FIADEL hanno proclamato uno sciopero nazionale del settore dell'igiene ambientale pubblica per il mancato rinnovo del ccnl. ….se non lo revocano prima!

Dopo anni di concertazione, di subordinazione alle logiche di mercato e di spending review,
firmando rinnovi contrattuali al ribasso su tutele e diritti, ecco che…

CGIL,CISL, UIL E FIADEL D’UN BOTTO SI INDIGNANO E PROCLAMANO SCIOPERO!

E pongono come uno dei motivi della rottura delle trattative la questione dei diritti e della democrazia sindacale nelle aziende ma se ne ricordano quando ormai questi sono stati liquidati anche grazie agli accordi confederali da loro stessi sottoscritti!

Noi di USB abbiamo forti dubbi che questo sciopero possa realmente essere utile ai lavoratori se serve a dare forza a sindacati che dicono una cosa nelle assemblee e poi, sia ai tavoli di trattativa che nei salotti della politica e nei convegni, continuano ad avallare nei fatti i processi di privatizzazione/precarizzazione dimenticandosi dei lavoratori e snobbando le lotte.

Chiediamoci cosa hanno messo in campo queste Organizzazioni sindacali nel processo di riforma delle aziende pubbliche? Quali iniziative sulla "svendita" delle quote di maggioranza delle aziende quotate? Quali piattaforme rivendicative hanno promosso contro la spending review, le privatizzazioni/svendite delle aziende pubbliche previste dalla legge finanziaria? Dopo aver "digerito" tranquillamente quanto è avvenuto con il Jobs Act, come continuare a far finta di non sapere che sui cambi di appalto la clausola sociale (art. 6) può essere messa pesantemente in discussione se non si interviene sia a monte sui bandi sia impedendo esternalizzazioni e privatizzazioni per la difesa della qualità del lavoro e del servizio? Su tutto ciò si registra, oltre all'assenza più totale di proposta e iniziativa, l'accettazione supina delle scelte decise a monte, orientate tutte a "far cassa". Quanti scioperi, iniziative di lotta e coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti sono stati messi in campo per tempo da chi oggi chiama allo sciopero? Se qualcosa si è mosso è solo laddove queste sigle sono state "tirate per i capelli" da iniziative di lotta messe in campo da USB nelle aziende e nei territori.

Se si accettano le compatibilità (redditività, costo del lavoro, efficientamento, competizione industriale)
il finale è già scritto: sempre e solo sulla pelle dei lavoratori.
Se non si fissano a monte i paletti, a valle sarà difficile difendere il contratto collettivo, che rischia di divenire, come è successo con gli ultimi ccnl sottoscritti, una partita negativa per i lavoratori e positiva per le imprese.


SCIOPERARE FA BENE SE SERVE A CHI SCIOPERA.

Certo che bisogna scioperare e lottare ma farlo quando è veramente a sostegno di rivendicazioni che leghino la mobilitazione sul rinnovo del contratto ad una vertenza generalizzata a difesa delle aziende pubbliche, per il rafforzamento dei servizi pubblici locali, per riconquistare le tutele distrutte dal Jobs Act, insieme ad una piattaforma sul tema "appalti", che inserisca vincoli legislativi nel nuovo Codice degli Appalti, che definisca le clausole sociali, l'obbligatorietà dei controlli,  la responsabilità solidale.

USB, pur non essendo ai tavoli nazionali per il rinnovo del contratto, quotidianamente è impegnata sul fronte generale e su quello specifico del settore nella difesa degli interessi dei lavoratori e dei cittadini con campagna nazionale che tenga dentro tutti gli aspetti delle normative con cui il Governo Renzi vuol fare piazza pulita di diritti, servizi sociali, beni comuni, tutto a favore delle imprese e dei profitti

Rafforza USB


smetti di ascoltare chi non fa i tuoi interessi
SCIOPERARE FA BENE SE SERVE A CHI SCIOPERA....
IL Sacrificio dei lavoratori che scioperano non può legittimare sindacati che oltre a proporre un contratto al ribasso, vanificano e "mitigano" l'impatto della legittima protesta.





Un accordo da cancellare .

Operazioni di stoccaggio rifiuti
Un accordo da cancellare


Alcune RSU hanno diffidato l’Azienda dall’applicare l’accordo del 13 maggio firmato dalle OO.SS. che prevede il prolungamento di 2 ore oltre le 6 ordinarie, negli impianti TMB di Rocca Cencia e Salario. Tale accordo contravviene quanto previsto dal CCNL:

Titolari della contrattazione di secondo livello, che può essere a contenuto economico, ovvero a contenuto normativo in attuazione di clausole di rinvio del CCNL, sono le imprese e le RSU, congiuntamente alle strutture territorialmente competenti delle OO.SS……”


HANNO ESCLUSO LA RSU PER POTER FIRMARE UN ACCORDO VERGOGNOSO NELL'INUTILE TENTATIVO DI NASCONDERE LA GESTIONE SCANDALOSA E CRIMINALE DEGLI IMPIANTI TMB, UNA GESTIONE RESA ANCORA PIU' INTOLLERABILE PERCHE' INTERESSA L'AMA, L'AZIENDA PIU' GRANDE D'EUROPA DI PROPRIETA' DEL COMUNE DI ROMA.Hanno deliberatamente escluso le RSU per poter firmare un accordo vergognoso nell’inutile tentativo di nascondere la gestione scandalosa e criminale degli impianti, una gestione resa ancora più intollerabile perché interessa AMA, l’azienda d’igiene ambientale più grande d’Europa di proprietà del Comune di Roma.

L’incapacità della classe dirigente aziendale e i continui ricatti di Cerroni li pagano i lavoratori: un impianto progettato per trattare 700 tonnellate di rifiuti al giorno non ne può ospitare 4-5000 a regime “se tutto va bene”, perché diventa una discarica al chiuso, fra materiale in decomposizione, miasmi, ratti e temperature che superano facilmente i 40 gradi. Un girone d’inferno dove i lavoratori dovranno operare per 8h grazie a un accordo scellerato.

Alla denuncia dei colleghi sulle condizioni proibitive di lavoro, Azienda e OO.SS. hanno risposto prolungando di 2h a prestazione straordinaria le 6h ordinarie, e 25 euro lordi al giorno limitatamente al periodo emergenziale e pagate al termine di tale periodo (oltre al danno la beffa).

Non è con l’aumento dell’orario di lavoro che si incrementa la capacità operativa dell’impianto!


Chiediamo alle OO.SS. il ritiro della firma dall’accordo.


ENNESIMA EMERGENZA A ROMA, ENNESIME RESPONSABILITA', ENNESIME INEFFICIENZE. CERRONI STRINGE IL CAPPIO ATTORNO A ROMA E LA CLASSE DIRIGENTE DI AMA INSIEME AI "SOLITI NOTI" CURANO LA MALATTIA CON L'ACQUA FRESCA: PER CONTENERE LA RABBIA DEI LAVORATORI NEL GIRONE INFERNALE DEL TMB DI ROCCA CENCIA TENTANO DI COMPRARE IL LORO SILENZIO CON UNA MISERIA, MA GLI AUMENTANO DI DUE ORE L'ORARIO DI LAVORO ALLA FACCIA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA.