Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

Ieri

Come eravamo

Oggi

Una figura che ancora ci accompagna nel segno della tradizione

Di giorno

Ci prendiamo cura della bellezza di questa città!

Di notte

Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

giovedì 31 ottobre 2013

I lavoratori di AMA


numeri senza anima!

A più di un anno di distanza dal “Patto per Roma” per affrontare l’emergenza ambientale e incrementare la raccolta differenziata, la dirigenza ama si è distinta per incapacità e inefficienza:
  • Il fallimento del progetto pilota di raccolta domiciliare nel IV Municipio è causa di disagi per i cittadini e per gli operatori di zona.
  • L’apertura di due nuove autorimesse, espressione di “efficiente dislocazione territoriale” si è rivelata l’ennesimo sperpero di denaro.
  • L’avvio del PAP in XII e VIII Municipio manca di coordinazione, formazione e informazione per i lavoratori e la cittadinanza.

A coronamento di incapacità e inefficienze, spicca da quattro mesi il balletto dei trasferimenti di personale.
O.d.S. pubblicati e poi ritirati, oggetto di trattative serrate con sigle sindacali che devono salvaguardare i propri iscritti a scapito di altri; lavoratori trasferiti e poi tornati alla sede di origine. Insomma partenze e false partenze senza preavviso, grazie all’accordo sulla mobilità siglato nel 2007 dai soliti noti.
Il porta a porta rappresenta un’opportunità per il rilancio di AMA e i lavoratori ne sono consapevoli. Tuttavia il trasferimento di quasi 2000 persone nel giro di tre giorni è un sacrificio che merita rispetto e considerazione, e inchioda alle proprie responsabilità l’intero management aziendale.

LE DIMISSIONI DEL CDA E DEL MANAGEMENT SONO UN PRIMO PASSO NECESSARIO PER CAMBIARE E SALVARE L’AMA!

USB vigilerà affinchè i criteri che regolano i trasferimenti siano chiari e uguali per tutti e mette a disposizione la propria struttura sindacale nonché l’ufficio legale per tutti i lavoratori che vorranno segnalare soprusi e favoritismi.

Roma, 28 ottobre 2013 USB AMA

IL 26 e 27 novembre VOTA USB

USB AMA ROMA <----------- http://energia.usb.it -------->http://usbamaroma.blogspot.it/
00175 Roma Via dell'Aeroporto, 129 tel. 06 762821 fax 06 7628233

domenica 20 ottobre 2013

18 ottobre 2013 Sciopero Generale e 19 ottobre 2013 Sollevazione Generale





mercoledì 16 ottobre 2013

Sette buoni motivi per
scioperare il 18 ottobre
E' bene che lavoratori, disoccupati e pensionati non si lascino ingannare dal clima di consenso intorno
al governo Letta e ai provvedimenti che intende adottare.
Nelle prossime settimane il governo presenterà la Legge di Stabilità – dopo che verrà vagliata dai
tecnocrati dell'Unione Europea. In questo provvedimento ci saranno misure ancora una volta
penalizzanti per lavoratori e settori popolari e vantaggiose per le banche e i “prenditori”.
1)
Il cuneo fiscale è un vero inganno. Dei miliardi stanziati per ridurre imposte e contributi sul
lavoro, la gran parte andranno ai padroni e solo le briciole ai lavoratori. Se va bene si parla di
duecento euro l'anno (praticamente 16,6 euro al mese, 55 centesimi al giorno) di riduzione
delle tasse sugli stipendi! Mentre l'Istat comunica i dati sull’ulteriore diminuzione del potere
d'acquisto di salari e pensioni si regalano soldi alle imprese e si lasciano i salari fermi di fronte
all'aumento dei prezzi incattiviti anche dall'aumento dell'Iva.
2)
Gli stipendi dei lavoratori pubblici continuano a rimanere bloccati dal 2009 e lo saranno sino
al 2017, mentre nel settore privato assistiamo ad un abbassamento reale delle retribuzioni con
paghe che in molti casi sono scese a 5 euro l'ora per i giovani e i precari.
3)
Il balletto sull'Imu fa prevedere una sua possibile reintroduzione – non solo per le abitazioni
di lusso - perché frutta quei miliardi che non vengono sottratti agli evasori, alle spese militari,
alle società che gestiscono il gioco d'azzardo e le slot machine. Possiamo scommettere che
torneranno alla carica con il pretesto che “ce lo chiede l'Unione Europea”.
4)
Da dicembre sarà maggiorata la Tares, imposta sulla gestione rifiuti. Da gennaio dovrebbe
poi entrare in vigore la Service Tax, una supertassa comunale che incorporerà Imu e Tares.
5)
La disoccupazione giovanile sfiora ormai il 50% e due giovani su dieci hanno rinunciato sia a
studiare che lavorare. Non ci sono idee né progetti per ridurre una piaga sociale che rischia di
diventare devastante per il futuro del paese.
6)
Gli sfratti stanno dilagando, anche nelle città dove non è mai esistita l'emergenza abitativa.
In moltissimi casi si tratta di “morosità involontaria” dovuta al licenziamento o alla perdita del
lavoro in moltissime famiglie.
7)
Stanno svendendo alle multinazionali straniere e per un piatto di lenticchie aziende
strategiche come Telecom e Alitalia che dovrebbero essere servizi pubblici e beni collettivi e non
società privatizzate in mano a speculatori.
C'è qualcuno che ha il coraggio di dire che di fronte a tutto questo occorre rimanere zitti, fermi e
buoni? Si! Sono i sindacati amici del governo come Cgil Cisl Uil, la Confindustria, le banche e l'Unione
Europea che vogliono avere mano libera per rastrellare soldi da lavoratori e pensionati e destinarli ai
grandi gruppi bancari, alle spese militari, alle multinazionali, ai “prenditori”.
Ci sono quindi ottimi motivi per scioperare, scendere in piazza e farsi sentire, indicare
altre priorità per i lavoratori, i disoccupati e i pensionati nel nostro paese.
Venerdì 18 ottobre è SCIOPERO GENERALE.
Fermiamoci per fermarli!


martedì 15 ottobre 2013

COMUNICATO STAMPA

SCIOPERO GENERALE 18 OTTOBRE

Venerdì 18 ottobre sarà sciopero generale nazionale di 24 ore con manifestazione nazionale a Roma.

Lo sciopero è proclamato da USB, Confederazione Cobas, CUB con l’ adesione di SNATER,  OR.S.A. Scuola Università e Ricerca, Sindacato SIAE, USI e Unicobas.

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Lo sciopero è indetto: contro le drastiche ricette del FMI, della BCE e dell’Unione Europea che in nome della stabilità monetaria impongono al nostro paese  rovinose politiche sociali;
per un serio piano nazionale sull’occupazione basato su opere socialmente necessarie, contro ogni forma di precarietà, per il rilancio qualificato di una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini, indipendente da potentati economici e politici, per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego e per un rinnovo reale dei contratti del settore privato, per seri aumenti salariali e pensioni adeguate a sostenere una vita dignitosa, per la nazionalizzazione delle aziende strategiche, contro la privatizzazione dei servizi pubblici per un fisco equo che scovi gli evasori e riduca la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione; per la difesa della scuola, dell'università, della ricerca  e della previdenza pubblica,  per la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti e l’abolizione della Bossi Fini; per la democrazia sui posti di lavoro.


Lo sciopero avrà la seguente articolazione:

Pubblica Amministrazione: Università, Ricerca, Ministeri, Enti Locali, Parastato (Inps, Inail, Aci), Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio, Scuola, sciopero dell’intera giornata, con i servirvi minimi essenziali previsti dagli accordi di settore.

Sanità: da inizio del primo turno del giorno 18 a fine dell’ultimo turno dello stesso giorno. Garantiti i soli servizi essenziali, con i contingenti minimi garantiti.

Vigili del fuoco: il settore operativo dalle ore 10.00 alle ore 14.00; amministrativo  e informatico, per l’intera giornata.

Settore privato: personale non sottoposto alla 146/90, intero orario di lavoro.

Igiene ambientale:
impiegati, intero turno
operatori, dall'inizio del turno ricadente nella giornata del 18 ottobre  per l'intero turno, garantendo i servizi essenziali secondo normative vigenti.
operai: dall'inizio del turno ricadente nella giornata del 18 ottobre per l'intero turno.

domenica 6 ottobre 2013



E ORA, SCEGLI DI CAMBIARE
SCEGLI LA LOTTA!!!

Il 26/27 Novembre tutti i lavoratori dell’igiene ambientale saranno chiamati al voto per le elezioni delle rsu. Da anni chiedevamo la loro convocazione, e ora ci siamo. Dopo 10 anni dal loro scioglimento si torna a votare, ad eleggere una rappresentanza eletta direttamente dei lavoratori. Ma ciò non basta è necessario eleggere lavoratori e lavoratrici che in questi anni si sono opposti alle varie pastette, intrighi, spartizioni di posti e di incarichi. Eleggere una rappresentanza che abbia a cuore gli interessi dei lavoratori. USB presenta una lista composta di donne e uomini, che in questi anni si sono battuti per la tutela dei propri colleghi, per la difesa del carattere pubblico di questa azienda. USB è stato l’unico sindacato che non ha partecipato a spartizioni e i cui iscritti sono stati più volte colpiti dalla repressione della dirigenza aziendale. Ma noi non chiediamo il voto solo per quello che siamo ma su poche e chiare proposte:
1)a parità di mansione parità di salario, indennità, orario, qualunque sia il periodo di assunzione e il tipo di contratto con cui si è stati assunti;
2)basta con i passaggi di livello gestiti dai dirigenti, riconoscimento delle professionalità acquisite e passaggi di livello attraverso percorsi trasparenti e verificabili;
3)tutela e salvaguardia della salute attraverso monitoraggi costanti dello stato dei mezzi, dei carichi di lavori, dei locali di lavoro attraverso l’intervento di autorità indipendenti dall’azienda;
4) reintegro in azienda dei dipendenti di AMASI e applicazione del contratto federambiente ai cimiteriali
5) abolizione degli stipendi ed emolumenti vari ad personam;
6) revoca degli incarichi e consulenze a società esterne e ad ex-dipendenti;
7) reinternalizzazione di tutte le lavorazioni date all’esterno.
Questi sono i principali punti che parlano delle nostre condizioni di lavoro ma noi non ci fermiamo qui . Noi vogliamo il rilancio della nostra azienda, azienda che è stata costruita con i nostri sacrifici e quelli dei cittadini e che oggi è su l’orlo del fallimento grazie alle gestioni fallimentari degli ultimi venti anni. Noi vogliamo che questa azienda venga ripubblicizzata attraverso la trasformazione in azienda speciale. Riteniamo necessario definire una nuova organizzazione di lavoro e un nuovo piano industriale che rimetta al centro la pulizia di questa città che oggi è ridotta in condizioni pessime.
Ma questo piano non può essere scritto da chi in questi anni non ne ha azzeccata una, quei personaggi che cambiando funzione negli ultimi venti anni, insieme ai vari cda, hanno sfasciato questa azienda e hanno demotivato i lavoratori. Nella nostra azienda ci sono le risorse e le capacità per raddrizzare la barca.
Bisogna ripartire da un progetto di servizio condiviso con i cittadini e con i lavoratori, che tenga conto delle necessità di tutti. Un ruolo centrale deve essere dato alla raccolta differenziata porta a porta estesa a tutta la città modulando le modalità a seconda delle realtà territoriali ed urbanistiche.

Si deve rafforzare il carattere industriale della nostra azienda attraverso il rafforzamento impiantistico costruendo nuovi impianti funzionanti per il recupero e il riciclo delle varie frazioni, a partire dagli urgenti impianti per l’organico a quelli per la plastica e i metalli, legno.
Noi non vogliamo disconoscere il grave stato economico dell’azienda, ma riteniamo che il risanamento non può essere fatto sulla pelle di operai e impiegati, ma tagliando gli sprechi a partire dalle consulenze, dalle esternalizzazioni dei servizi, dalle spese per l’affitto degli uffici dalla direzione, dalla riduzione del numero dei dirigenti.
Le cose che diciamo non pensiamo siano rivoluzionarie, siano cose di buon senso che ogni lavoratore pensa. Ma per fare questo è necessario che il 26/27 novembre ci sia un voto massiccio per chi queste cose le ha sempre dette, per portare tanti lavoratori e lavoratrici indisponibili ad ogni cedimento dentro il consiglio delle RSU; non lasciamoci irretire da nuovi e vecchi venditori di fumo che cercano solo una nuova poltrona dove posare le loro regali chiappe.

IL 26/27 NOVEMBRE SCEGLI IL CAMBIAMENTO SCEGLI USB

elezioni RSU e RLSSA del 26/27 novembre
Assemblea dei candidati USB
aperta a tutti i lavoratori AMA
venerdi 11 ottobre ore 17, Via dell’Aeroporto 129


Scandali, clientele, stipendi gonfiati, avanzamenti di livello per sindacalisti compiacenti hanno dato un’immagine di questa azienda che non rende giustizia alle migliaia di lavoratori impegnati quotidianamente a dare un aspetto decoroso alla nostra città.
Da anni l’impegno dei lavoratori ha compensato un’organizzazione del lavoro fallimentare (“mattonelle”, raccolta duale, porta a porta improvvisati, etc..), piani industriali inesistenti, incapacità gestionali.
Bersagli delle motivate rimostranze dei cittadini e alle volte di atti violenti di qualche esasperato, operatori e autisti sono costretti a operare fra cumuli di rifiuti e mezzi fatiscenti privi di manutenzione o inadeguati perché frutto di “incauti” acquisti. Lavoratori delle officine e dei lavaggi che operano in luoghi insalubri e soggetti alle vessazioni dei nuovi capetti.
Purtroppo orfani di sindacati interessati a ricercare privilegi e carriere, l’impegno dei lavoratori viene riconosciuto solo nella retorica occasionale, in realtà pagano anni di “allegra gestione”, vittime di accordi infami e bersagli di intimidazioni e ingiustificati rapporti disciplinari.
Senza la partecipazione e l’impegno dei lavoratori cadono “le foglie di fico” di una gestione incapace e compromessa.
DIAMO UN BRUSCO RISVEGLIO A DIRIGENTI INCAPACI E SINDACALISTI COMPLICI. DAL 14 OTTOBRE INVITIAMO AD UNA SETTIMANA DI AGITAZIONE: RISPETTIAMO RIGIDAMENTE CONTRATTO E ORARIO DI LAVORO. RIVENDICHIAMO IL DIRITTO A ESSERE PROTAGONISTI IN AMA.
  • A parità di mansione parità di orario, turni, salario.
  • Stop all’accanimento disciplinare.
  • Indennità ex art.10 per ex “trade off” e nuovi assunti.
  • Riconoscimento del carattere usurante del nostro lavoro.
  • Centralità del servizio pubblico e gestione trasparente e partecipata di lavoratori e cittadini.
VENERDI 18 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE
INDETTO DAL SINDACALISMO DI BASE