Ai lavoratori che chiedono di essere partecipi alla
contrattazione aziendale, CGIL,
CISL, UIL e FIADEL
rispondono fuggendo.
Dopo l’avvio delle 38 ore
e la promessa di un lontano ed improbabile premio di produttività,
continuano a rinviare il tavolo di contrattazione aziendale, e mentre
i lavoratori aspettavano in presidio davanti la Direzione hanno
disertato l’incontro all’ultimo momento.
Un silenzio assordante è la
loro risposta all’arroganza del nuovo D.G. Stefano Bina e del fido
esecutore Lopes che fanno carta straccia dell’accordo sul “tempo
tuta”, dichiarano tolleranza zero contro il minuto di ritardo
all’attacco turno e sconvolgono inutilmente la vita di migliaia di
colleghi con restrizioni punitive. Imposto “dall’alto, il D.G.
Bina, uomo duro venuto dal nord, ha blindato le relazioni industriali
e, affiancato dai sindacati complici, affonda la scure del nuovo CCNL
senza una contrattazione integrativa aziendale che faccia recuperare
ai lavoratori la perdita secca di salario e tutele. Insomma traghetta
spedito per rendere più appetibile AMA sul mercato.
Intanto Il nuovo A.U.
Antonella Giglio è stata ridotta a mera figura di rappresentanza per
avere avuto la colpa di ritardare, su richiesta dei lavoratori,
l’applicazione dell’aumento di orario di lavoro non retribuito.
Ma in AMA la storia si
ripete, “si cambia per non cambiare nulla di quanto dovrebbe
essere cambiato”, e così dietro le dichiarazioni altisonanti di
efficientamento rimangono i camion in fila agli impianti strapieni,
la manutenzione dei mezzi ostaggio degli appalti, il blocco delle
forniture, la Raccolta Differenziata che non funziona, l’assenza di
controllo sull’utenza e un’emergenza rifiuti latente che
costringe gli operatori a raccogliere i rifiuti accumulati per
strada. Rimane immutata ed impunita la classe dirigente figlia della
cogestione politico-sindacale, protagonista decennale del malaffare,
responsabile dell’affossamento del servizio pubblico e che non è
stata in grado di dare risposte al problema dei rifiuti nella
capitale dopo la chiusura di malagrotta 4 anni fa.
Il voto schiacciante dei
lavoratori che ha detto NO alle consultazioni sul CCNL, ha
delegittimato i sindacati firmatari che, per paura di essere
definitivamente sconfessati, hanno prorogato la scadenza della RSU
per impedire ai lavoratori di andare a votare.
I
lavoratori hanno il diritto di scegliere chi li
rappresenta.
Elezioni
per il rinnovo delle
RSU subito.
Recuperiamo il furto del
CCNL nella contrattazione aziendale