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sabato 12 luglio 2014

Il Sindaco Marino
in preda a crisi di sconforto spara a zero sui lavoratori.

Oltre al danno, rischiamo il linciaggio!

Ma l’emergenza rifiuti che da un anno rischia di mandare in tilt la capitale ha precise responsabilità e i lavoratori AMA insieme alla cittadinanza sono le vittime sacrificali ad un sistema di incompetenti pagati profumatamente e lontani dal tanfo della monnezza lasciata a marcire per giorni in strada.

Per chi non sa o fa finta di non sapere, facciamo chiarezza sui motivi di tale emergenza:

-quasi 2000 operatori sono stati spostati nei municipi dove è partito il Porta a Porta, altri 500 verranno trasferiti a settembre, ciò significa che nelle zone dove permane la raccolta stradale con cassonetti si è creato un vuoto di personale non colmabile a causa del blocco delle assunzioni;

-per poter accedere a fine anno ai finanziamenti di 35mln bisogna raggiungere il 50% di differenziata, ciò significa che non si dà la precedenza alla raccolta dell’indifferenziato;
-Cerroni sfrutta l’insufficienza degli impianti di trattamento e smaltimento per tenere AMA sotto scacco. 

Attualmente sono in funzione gli impianti AMA del Salario e Rocca Cencia più il tritovagliatore e gli impianti di Malagrotta di Cerroni. Guasti tecnici, casuali o voluti, producono continui rallentamenti confile interminabili di autocompattatori impossibilitati a scaricare.

Quotidianamente in media circa il 50% di camion sostano carichi dentro le autorimesse, di conseguenza anche i furgoni di zona rimangono
pieni;

A causa delle suddetta situazione gli operatori sono costretti a lavorare in continua emergenza sanitaria a contatto con i rifiuti in putrefazione sparsi per strada, oggetto delle rimostranze anche violente dei cittadini e vittime dei luoghi comuni che ne offendono la dignità. Inoltre, come se non bastasse, in alcune zone dove la criticità è più evidente, sono state ridotte le giornate di ferie usufruibili nel piano ferie delle festività natalizie passate e di quelle estive prossime. Si tratta di diritti sacrosanti a cui i lavoratori, loro malgrado, hanno rinunciato.

Per concludere, alcune domande al Sindaco sono d’obbligo:

-dopo il taglio ai fondi previsti dal contratto di servizio a fronte di un aumento dei servizi erogati da AMA
Il sindaco ha verificato che il taglio degli sprechi millantato dal nuovo C.d.A. sia avvenuto realmente, a
cominciare dal taglio dei ricchi stipendi dei dirigenti, passando per l’azzeramento dei superminimi e
finendo alle voci insistenti su corpose buonuscite ai Direttori uscenti?
-come mai a sei mesi di distanza dall’insediamento pomposo del nuovo C.d.A. non sia stato presentato
tuttora un piano industriale che eviti all’AMA di navigare a vista?

Insomma il sindaco marino avrebbe ben altri bersagli per sfogare il proprio sconforto invece di dichiarare falsità alla stampa e infangare chi 24h su 24 sta per strada a tamponare le deficienze altrui.

giovedì 10 luglio 2014

Comunicato stampa

USB: su AMA Marino straparla

Il problema non è l’assenteismo ma la mancanza di personale operativo



 

“Le dichiarazioni del sindaco Marino sulle presunte responsabilità dei lavoratori dell’AMA – dichiara Teresa Pascucci della Federazione romana di USB – sono inaccettabili e testimoniano una totale incomprensione di quello che sta accadendo a Roma nel settore dei rifiuti”.

“La mancata raccolta di quantità enormi di rifiuti - prosegue Pascucci - è frutto di due fattori, oltre che del taglio del contratto di servizio del Comune ad Ama. Il primo è il trasferimento di una grande parte del personale operativo – a settembre arriveremo alla cifra di 2400 lavoratori – sul servizio Porta a Porta, che notoriamente abbisogna di un numero ben superiore di operatori della raccolta indifferenziata. Questo ha aperto degli enormi vuoti nel servizio di raccolta, che non vengono colmati a causa del blocco delle assunzioni”.

“L’altro fattore – continua Pascucci – è il ricatto di Cerroni che sfrutta l’esiguità degli impianti a disposizione per lo smaltimento per tenere AMA sotto scacco. Attualmente sono in funzione gli impianti AMA del Salario e Rocca Cencia più il tritovagliatore e gli impianti di Malagrotta di Cerroni. Guasti tecnici, casuali o voluti, producono continui rallentamenti, con file interminabili di camion che non possono scaricare”.

“Accusare i lavoratori – incalza Pascucci – di essere la vera causa del disservizio a Roma è una scelta grave e irresponsabile. Il Sindaco non può non sapere che in Ama ci sono centinaia di lavoratori assunti con contratti che li obbligano a lavorare tutte le domeniche di ogni anno e che il continuo ricorse alle cooperative esterne è stato funzionale a tagliare salari e condizioni di lavoro”.

“Quello che serve – conclude la sindacalista di Usb – è un serio piano industriale che preveda l’apertura di nuovi impianti, utilizzando anche i Fondi strutturali europei, e un piano occupazionale che metta l’Ama in condizioni di rispondere alle nuove esigenze di servizio. Che in questi anni le politiche clientelari abbiano ingolfato l’azienda di personale amministrativo non cambia la realtà che il settore operativo è sottodimensionato ed ha bisogno di centinaia di nuove assunzioni”.

Per contatti: Usb AMA Giovanni Belluomo 339 291 6156



Marino #ilveroassenteseitu

http://romareport.it/17062/presenze-in-consiglio-comunale


http://romareport.it/17062/presenze-in-consiglio-comunale