Il nostro è un sindacato costruttivo

fatto da lavoratori che amano questa città! Per questo ci impegnamo per rendere efficiente la nostra azienda, perchè é l'azienda di tutti i romani!

Ieri

Come eravamo

Oggi

Una figura che ancora ci accompagna nel segno della tradizione

Di giorno

Ci prendiamo cura della bellezza di questa città!

Di notte

Il nostro lavoro prosegue quando tutti dormono!

martedì 26 dicembre 2017

7.000.000 in fumo

7.000.000 in fumo
Continua in AMA lo stillicidio di automezzi incendiati. Autocompattatori e spazzatrici andati in “fumo” ma anche CRC, CR, e CLS ammassati nei piazzali delle autorimesse in attesa di riparazione. Non conosciamo il numero esatto, l’azienda si guarda bene dal diffondere questi dati, preferisce intimidire chi segnala guasti e anomalie. Tuttavia ne conosciamo i motivi, primo fra tutti la pesante riduzione degli investimenti, da 32 milioni del 2014 a 5 milioni del 2017, che impedisce lo svecchiamento del parco mezzi, ma anche la grave incuria con cui i mezzi di lavoro, operativi h24, 7gg su 7, vengono gestiti. Ma se per l’assenza di investimenti le responsabilità sono politiche, per l’incuria le responsabilità sono da addebitare tutte al nostro management sordo alle segnalazioni che indicano nell’assenza di lavaggi efficienti la causa maggiore di incendi e guasti sui mezzi di lavoro. Centinaia di migliaia di euro che vanno letteralmente in fumo perché i residui dei rifiuti non lavati inceppano gli organi di compattazione o si incendiano a contatto con le parti calde degli automezzi. Un danno che ha pesanti ricadute sul servizio ma anche sulla salute e la sicurezza degli operatori.
7.000.000 di euro è il valore di circa 96 ore che ogni lavoratore ha regalato ad AMA nell’ultimo anno grazie al CCNL che Cgil, Cisl, Uil e Fiadel hanno firmato e che ha portato la settimana lavorativa da 36 a 38 euro a parità di salario.
7.000.000 di euro messi in bilancio da AMA ad inizio anno ma dilapidati da una classe dirigente incapace e dalla Giunta Capitolina che non ha avuto il coraggio di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Già a giugno 2017 la relazione semestrale di AMA ci informava della perdita di quasi 6 milioni di euro, e negli ultimi sei mesi la situazione è evidentemente peggiorata malgrado il tentativo maldestro di occultare i dati reali. Gli impianti TMB in continua sofferenza e nuovi accordi fra Regione Lazio e le Regioni Toscana e Abruzzo per il trasferimento dei rifiuti indifferenziati, ci dicono che la Raccolta Differenziata è rimasta ferma al “palo” se non addirittura diminuita, mentre il balletto di nomine ai vertici aziendali continua a vedere dirigenti che intascano ricchi compensi ma non pagano per i loro fallimenti, come dimostra la dipartita dell’ex Direttore Generale Stefano Bina, uomo da 250.000 euro annui.
I sacrifici imposti ai lavoratori non sono serviti a creare un solo posto di lavoro né a migliorare il servizio alla città, ma sono stati dilapidati da una giunta capitolina inconcludente e da una classe dirigente incapace

Oltre al danno la beffa. L’aumento dell’orario e dei carichi di lavoro non ha portato un solo euro nelle tasche dei lavoratori, malgrado l’accordo sul premio di produttività firmato prima delle elezioni RSU 

sabato 11 novembre 2017

USB RADDOPPIA

USB RADDOPPIA
Usb raddoppia i voti rispetto alle passate elezioni per il rinnovo delle RSU e si afferma terza organizzazione sindacale più votata per il rinnovo delle RLSSA.
Un risultato raggiunto ad armi impari rispetto a Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, senza permessi sindacali, assemblee e bacheche, osteggiato dall’azienda che non ha concesso nessuno spazio per la propaganda della nostra lista e che anzi si è resa complice nella sistematica intimidazione dei nostri delegati nei posti di lavoro.
Un risultato ottenuto malgrado l’atteggiamento vessatorio di molti preposti e figure intermedie, candidati a decine nelle liste dei sindacati aziendali. Usati per raccogliere voti in cambio di trattamenti di favore e impegnati nel misero tentativo di impedire l’affissione del nostro materiale di informazione.
Grazie a tutti, delegati e simpatizzanti che senza un ora di permesso sindacale hanno dedicato il loro tempo per diffondere le nostre ragioni, e grazie ai tanti colleghi che ci hanno votato perché vogliono un sindacato che:
  • rappresenti i diritti di tutti e non gli interessi di pochi;
  • lotti per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
  • tuteli il diritto alla sicurezza e alla salute;
  • si batte contro l’odioso obbligo del lavoro domenicale;
  • preservi le pari opportunità di genere e promuova la riqualificazione di tutto il personale AMA;
  • chieda l’internalizzazione dei servizi e il blocco degli appalti.
USB c’è. I nostri RSU e RLSSA rappresenteranno queste istanze consapevoli che per rovesciare i tavoli non bastano le deleghe nè le promesse, quest’ultime le lasciamo a chi firma contratti a perdere, ma è necessaria la forza e la partecipazione alla lotta dei lavoratori.

mercoledì 8 novembre 2017

e TU che fai? io sciopero


Affermazione di USB nelle elezioni RSU e RLSSA delle aziende igiene ambientale di tutta Italia

Il risultato RSU/RLSA (8 rappresentanti rsu e 1 rlsa) ci da forza per continuare la nostra battaglia a difesa dei lavoratori, del settore e del servizio pubblico. Tutti insieme e con lo spirito combattivo di questi giorni rilanceremo, dentro l'azienda e ai tavoli nazionali (con obiettivo il prossimo ccnl) con le controparti datoriali e con le parti pubbliche proprietarie delle aziende, le nostre piattaforme per riconquistare qualità del lavoro, diritti degli operatori, eccellenza dei servizi e  ci batteremo contro gli interessi finanziari e di profitto che finora hanno orientato le proprietà ed anche le caste sindacali.

Lavoratori  e lavoratrici dell’Igiene ambientale vogliamo riprenderci tutto!
USB c’è

Grazie

Risultati Finali Rsu 2017





sciopero generale 10 Novembre 2017





domenica 22 ottobre 2017

Istruzioni cosa fare e non fare

Elezioni RSU-RLSSA Istruzioni brevi

Si vota: il 25 ottobre dalle ore 9,00-15,00 in tutte le sedi . Nei posti di lavoro dove si lavora su 3 o 4 turni le urne saranno aperte anche dalle ore 18,00 alle ore 01,30.
Il 26 ottobre dalle ore 10,00 alle ore 14,00.

COSA FARE:
Avere a disposizione un documento d’identità o tesserino aziendale
Assicurarsi che sia garantita l’assoluta segretezza durante l’espressione del voto
Apporre crocetta sul logo della lista USB
Scrivere nome e cognome di max 2 candidati scelti dalla stessa lista, nello spazio sottostante
Attendere al seggio fino al momento in cui le proprie schede saranno inserite nelle apposite urne

Segnalare presunte irregolarità nello svolgimento delle operazioni di voto al numero 3392916156

COSA NON FARE:
Non votare più di una lista (voto annullato per tutte le liste)
Non confondere la scheda per eleggere i RSU con quella dei RLSSA:
nella scheda RSU esprimi la tua preferenza scegliendo dalla lista candidati rsu(per il Consiglio RSU)
nella scheda RLSSA esprimi la tua preferenza scegliendo dalla lista candidati RLSSA (Rappresentanti della Sicurezza)
Non si può votare una lista e poi dare la preferenza ad un candidato di una lista diversa da quella che si è votata. (preferenza annullata)
Non apporre nessun segno di scrittura in altre parti della scheda (scheda annullata)
Non esprimere più di 2 preferenze


Come si vota





METTERE SEMPRE LA CROCE SUL SIMBOLO X 

Puoi esprimere fino a un massimo di due preferenze scrivendo nome e cognome del candidato scelto




VOTA LISTA USB

vota la lista USB
25 e 26 ottobre 2017
elezioni per il rinnovo di RSU e RLSSA

Vogliamo mandare i lavoratori nei tavoli di trattativa per annullare gli accordi presi unilateralmente da chi è stato sfiduciato dai lavoratori con la schiacciante vittoria del NO al CCNL d'Igiene Ambientale

QUESTI I PUNTI PRINCIPALI DELLA NOSTRA PROPOSTA AI LAVORATORI:
  • A PARITÀ DI MANSIONE PARITÀ DI SALARIO, DI INDENNITÀ E DI ORARIO;

  • RICONOSCIMENTO INDENNITÀ EX ART.10 PER TUTTI I LAVORATORI, CHE DOVRÀ ESSERE INCREMENTATA ED ATTUALIZZATA;

  • LA DOMENICA È GIORNATA DI RIPOSO PER TUTTI. I LAVORATORI COMANDATI NEI GIORNI FESTIVI PER OGGETTIVE E CONCORDATE ESIGENZE DI SERVIZIO DEVONO ESSERE RETRIBUITI CON PRESTAZIONE STRAORDINARIA;
  • RECUPERO DELL’AUMENTO DELL’ORARIO DI LAVORO CON EQUIVALENTE NUMERO DI ROL.

  • TUTELA E SALVAGUARDIA DELLA SALUTE E SICUREZZA ATTRAVERSO MONITORAGGI COSTANTI DEI CARICHI DI LAVORO, DELLO STATO DEI MEZZI, DEGLI AMBIENTI DI LAVORO E RELATIVA PUBBLICAZIONE DEGLI ESITI INSIEME AL DVR SPECIFICO DELL’UNITÀ PRODUTTIVA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO.

  • RIQUALIFICAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE AMA INDIVIDUANDO CRITERI REALMENTE OBIETTIVI, RICONOSCENDO AI LAVORATORI LA PROFESSIONALITÀ ACQUISITA.
Se condividi…..USB c’è

domenica 15 ottobre 2017

RSU 25-26 Ottobre 2017



domenica 1 ottobre 2017

Sollecito richiesta convocazione ......



sciopero 29 settembre

venerdì 29 settembre USB AMA aderisce allo sciopero cittadino insieme a tutte le aziende partecipate del Comune di Roma e ai lavoratori degli appalti.
Roma rischia di pagare caro i danni lasciati da anni di malagestione, e se i cittadini pagano in termini di disservizi, i lavoratori pagano perchè su di loro si tenta di scaricare le responsabilità della classe politica e delle classi dirigenti incapaci.
Vogliono pagare i debiti regalando i servizi pubblici ai privati con l'unico intento di abbattere diritti e salari dei lavoratori o peggio ancora consegnarli a imprenditori senza scrupoli che non pagano gli stipendi ne tanto meno gli straordinari.
La bugia che i privati funzionano meglio è smentita dai continui disservizi causati proprio dai privati. Il 20% dei trasporti a Roma è gestito dai privati con vetture  senza manutenzione, servizi interrotti, bassi salari e ritardi nei pagamenti degli 
stipendi: la Roma TPL Scarl fa molto peggio di Atac.
Ma lo sanno molto bene anche i lavoratori di Ama che tutti i giorni raccolgono 
tonnellate di rifiuti a causa dei disservizi e delle truffe degli appalti. Ma mentre 
i nostri dirigenti fenomeni superpagati in giacca e cravatta si fanno belli con i 
numeri finti di una raccolta differenziata fortemente inquinata, è nel chiuso 
degli impianti di selezione che i privati sciacalli impiegano manodopera 
sottopagata senza nessuna tutela della salute e sicurezza, a cernire "monnezza" 
a mani nude. Stamattina a Pontedera un altro operaio morto schiacciato dalla
pressa in un impianto di selezione a Pontedera.

Abbiamo bisogno di investimenti e occupazione per fare la raccolta differenziata
e non di esternalizzazioni. Il Bilancio 2016 ci dice che paghiamo puntualmente 
il debito e che da qualche anno siamo in attivo, ma Roma continua a non avere 
un servizio efficiente, non c'è una riduzione a monte del rifiuto e la trasformazione 
in risorsa dei materiali raccolti la regaliamo ai privati.....PERCHE'?

-Purtroppo in Ama persiste lo stesso management che da sempre si è limitato a
 pianificare la raccolta dell'indifferenziato e a conferirlo in una buca, e oggi 
 rappresenta, insieme ai sindacati concertativi, la lobby più convinta di inceneritori 
 e discariche.
-La Giunta Raggi ha chiamato a dirigere l'azienda d'igiene ambientale più grande 
 d'Europa, con il ruolo di DG, il Dott.Stefano Bina, pescato da una società
 che gestiva i rifiuti in un paesotto di 39.000 abitanti, ed ha piazzato nel ruolo
 di A.D. e Presidente il Dott. Bagnacani, uomo della IREN, multiutility privata
 impegnata nelle scalate ai servizi pubblici.
-Da circa 9 mesi la rappresentante del socio unico di Ama, garante delle linee 
 programmatiche della Giunta Raggi in temi ambientali, è l'assessora alla 
 sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari, luminare nazionale nel settore,
 nonchè titolare di docenze e incarichi a destra e a manca. Teorica brillante 
 di un grande piano comunale per la riduzione dei rifiuti e per passare alla 
 economia circolare e rigenerativa, è l'unica che non si è accorta 
 che gli impianti TMB di Ama sono straripanti e che la raccolta differenziata è 
 un bluff.

Purtroppo le nostre segnalazioni sono inascoltate, mentre una stampa servile
ci fa bersaglio di insulti e menzogne scatenando l'ostilità dei residenti e
provocando aggressioni quotidiane ai danni degli operatori.

Venerdi 29 dobbiamo scioperare insieme agli autisti dell'Atac e
ai lavoratori delle altre partecipate per chiedere investimenti e la
modifica della delibera 58 che impedisce di assumere.


Iniziativa in direzione

http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/ContentItem-fff4e40d-f673-4313-8338-596e70733b35.html  

(min da 2.58 a 6.50)

lunedì 4 settembre 2017

DOPO ATAC POTREBBE TOCCARE AD AMA

DOPO ATAC POTREBBE TOCCARE
AD AMA

Se prima il futuro dei servizi pubblici e delle aziende partecipate di Roma era incerto, adesso con l’avvio al concordato preventivo per ATAC il rischio di liquidazione diventa una realtà. Già un primo creditore che forniva carburante all’ATAC ha chiesto di aprire la procedura fallimentare e se a questo se ne aggiungeranno altri, il concordato rischierà di diventare una liquidazione fallimentare.
La Giunta Raggi, dopo aver dimesso il precedente assessore al bilancio Mazzillo che si opponeva alla scelta del concordato, decide di capitolare alle direttive dell’assessore alle partecipate Colomban che da tempo sta lavorando per la privatizzazione delle aziende partecipate. Voltando le spalle ai tanti lavoratori che l’hanno votata, con una mossa degna di Ponzio Pilato, affida le sorti del servizio pubblico nelle mani di un giudice fallimentare.

Ma “se Atene piange, Sparta non ride” recitava un vecchio ritornello. Infatti mentre l’assessora all’ambiente Montanari si limita ai buoni propositi in materia ambientale, dopo un carosello di nomine ai vertici aziendali AMA che dura da un anno, il neo Presidente e il neo Direttore Generale (nuovi e valenti imprenditori del nord della cordata Colomban), stanno barricati a Calderon de la Barca insieme ad un management incapace, sotto ricatto di CGIL, CISL, UIL e FIADEL che spadroneggiano nei piani alti senza fare nulla per far uscire AMA da un' emergenza rifiuti diventata ormai cronica.

Il copione è lo stesso, la stampa locale e nazionale scarica sui lavoratori le responsabilità di una classe politica e aziendale incapace, si alimenta l’esasperazione della città a causa dei disservizi, e fra i vincoli di bilancio e la legge Madia si svende il servizio pubblico per consegnarlo ai privati.

USB AMA INVITA I LAVORATORI AMA A SOSTENERE IL PRESIDIO DEI LAVORATORI ATAC AL CAMPIDOGLIO GIOVEDI 7 SETTEMBRE H 15,00 IN OCCASIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SUL CONCORDATO ED IMPEDIRE L’AVVIO DELLE PROCEDURE FALLIMENTARI.

Contro la campagna vergognosa che mira a far ricadere sui lavoratori le responsabilità dei disservizi di AMA e ATAC

Per impedire la liquidazione delle aziende partecipate di Roma
PARTECIPIAMO ALLO SCIOPERO CITTADINO
DEL 29 SETTEMBRE

domenica 6 agosto 2017

Costruisci con USB le nuove RSU

LA DIFFERENZA C'È: COSTRUISCI CON
USB LE NUOVE RSU


Il 25 e 26 ottobre 2017 si vota per la costituzione delle RSU e degli RLSSA in tutte le aziende dell’igiene ambientale Fise e Utilitalia. Le RSU e gli RLSSA sono due importanti organismi di rappresentanza sindacale eletti direttamente da tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro. Sono organismi che nelle aziende possono rappresentare uno strumento di difesa per il miglioramento dei diritti dei lavoratori a fronte della costante perdita di potere contrattuale. Organismi eletti a scrutinio segreto e nei quali è necessario che ci siano voci fuori dal coro e rappresentanti sindacali non “compiacenti” alle scelte dei padroni e agli interessi legati alla politica, alle imprese e ai fondi pensione, sanitari e di solidarietà.
Diciamo ai colleghi: non perdiamo questa occasione, ormai rara, per riportare la democrazia nei posti di lavoro, per quanto limitata dai meccanismi perversi della rappresentanza.

CANDIDATI CON NOI, VOTA LE LISTE USB

Noi di USB non abbiamo amici che governano ma controparti, non abbiamo e non vogliamo avere posti nei CdA degli organismi bilaterali o dei fondi pensione, non avalliamo le politiche di concertazione che hanno portato in questi anni i lavoratori a subire le privatizzazioni, unici a pagare il risanamento dei bilanci e le conseguenze della spartizione degli appalti con la perdita di diritti, tutele e salario.
Con USB puoi partecipare alle elezioni per la rappresentanza nei posti di lavoro e DARE POSSIBILITA’ E DIGNITA’ di espressione vera ai lavoratori, per rompere la gabbia che CGIL,CISL,UIL e Fiadel hanno costruito in anni di monopolio della rappresentanza e della concertazione filo padronale.
USB è il sindacato che rappresenta in questo Paese l’unica voce di opposizione organizzata, alle logiche della finanza, dei mercati, del clientelismo e della concertazione, come mostrano le nostre lotte contro le privatizzazioni, le controriforme Fornero, Jobs Act e Madia, e contro l’ultimo CCNL.
Un sindacato dei lavoratori e per i lavoratori, non per qualche elite o casta ben accomodata nelle stanze del potere e che vive il sindacato come un veicolo di privilegio.

Il 25 e 26 ottobre: riprendiamoci tutto!

Sicurezza e dignità - Democrazia e rappresentanza – Salute
e salario - Salvaguardia dei posti di lavoro e dei diritti

Costruiamo insieme una vera rappresentanza degli interessi dei lavoratori nei tavoli di trattativa nazionale dove si discutono e definiscono i contratti. Per non dover subire fra qualche anno un'altro passo indietro dopo la disastrosa ratifica dell'ultimo CCNL che ha rappresentato un’ulteriore e pesante perdita di diritti e salario, grazie a CGIL, CISL, UIL e FIADEL che lo hanno stipulato.

Cominciamo dalle elezioni RSU/RLSSA a riconquistare il terreno perso!.. USB c’è


sabato 15 luglio 2017

Almeno noi ci mettiamo la faccia

Almeno noi ci mettiamo la faccia

Si sa, la democrazia si ferma fuori i luoghi di lavoro, e chi lavora non può scegliere liberamente da chi farsi rappresentare, o perlomeno, se non sceglie di accettare un contratto e i vari accordi interconfederali stipulati da confindustria e sindacati complici, non ha diritto di parola. Purtroppo vogliono anche cancellare il diritto di sciopero, sancito dalla costituzione, per togliere l’ultimo ostacolo alla riduzione di diritti e salari e consegnare definitivamente i lavoratori all’arroganza padronale.
Già nelle passate elezioni per il rinnovo delle RSU abbiamo dovuto scegliere fra accettare le loro regole e dare ai lavoratori la possibilità di un’alternativa alla delega in bianco ai sindacati concertativi, oppure essere tagliati fuori dalle relazioni industriali come avrebbero voluto CGIL, CISL, UIL e FIADEL. Abbiamo deciso di starci e abbiamo fatto la cosa giusta, perché mentre tutti gli altri delegati RSU stavano accucciati ai piedi dei loro padrini sindacali, rinunciando di fatto all’esercizio della rappresentanza, i lavoratori di AMA, grazie ai 4 RSU USB, per la prima volta erano a conoscenza di cosa veniva deciso nei tavoli di trattativa. Purtroppo man mano che si palesava la nostra natura di opposizione agli inciuci, e denunciavamo la nostra estraneità ai loro accordi, ci toglievano il diritto di parola facendo pesare la loro maggioranza schiacciante.
Eppure malgrado l’azzeramento delle regole democratiche non abbiamo rinunciato al mandato datoci dai lavoratori, e con tutti i limiti della rappresentanza RSU, ci siamo impegnati a garantire l’informazione in AMA che è da sempre un “porto delle nebbie” ad esclusivo appannaggio delle OO.SS.
A seguire le nostre denunce più importanti:
  • abbiamo diffuso l’accordo sulla continuazione del baricentro domenicale ai danni di colleghi ignari che non capivano perché continuassero a lavorare la domenica in ordinario malgrado la scadenza del termine dei 6 anni;
  • grazie all’informazione e alla protesta dei lavoratori abbiamo potuto bloccare un accordo sulle domeniche in ordinario e la rimodulazione delle indennità;
  • svelato il mistero della mancato rimborso, per ben 2 anni, della detassazione di straordinario, lavoro notturno, festività, etc.. perché semplicemente le loro priorità erano altre;
  • ci siamo opposti a tutti gli accordi sugli impianti che costringevano gli operatori a lavorare 8 ore senza nessuna tutela della salute e sicurezza.


Tutto ciò in un rapporto costante con lavoratrici e lavoratori, iscritti e non, pur senza avere il diritto alle assemblee, come illegittimamente previsto nel regolamento interno. Abbiamo sostenuto le istanze inascoltate dei lavoratori contro preposti , capi intermedi e dirigenti. Molte volte abbiamo vinto, ma certa è stata la vittoria dei No alle consultazioni sul rinnovo del CCNL, a smentire le oscene fandonie delle OO.SS. Purtroppo, malgrado la sonora bocciatura dei lavoratori, questo pessimo contratto lo hanno firmato e lo subiamo, ma non saranno certo le loro regole truffaldine e antidemocratiche che ci impediranno di contrastare gli effetti pratici e deleteri di un CCNL infame che altri hanno scritto e sostenuto.

Ci vogliono fuori dai tavoli di trattativa?
Noi li riempiremo di lavoratori.

Non basterà certo una lettera anonima dei soliti noti a screditarci agli occhi dei lavoratori perchè costretti ad una forzata accettazione del loro contratto, per permettere a chi vuole contrastare lo strapotere di CGIL CISL SUIL e FIADEL di presentare le liste per le RSU.

mercoledì 5 luglio 2017

ROMA NON SI PRIVATIZZA!!!

ROMA NON SI PRIVATIZZA!!!

ASSEMBLEA PUBBLICA 4 LUGLIO ORE 16
SALA I MUNICIPIO VIA DELLA GRECA, 5


Ad oltre un anno dall’insediamento della giunta Raggi, Il futuro dei servizi pubblici e delle aziende municipalizzate e partecipate di Roma è ancora incerto.
Se le precedenti giunte del Pd e dalla destra alemanniana hanno favorito le infiltrazioni mafiose con il sistema degli appalti, depredando le risorse pubbliche e scaricando i costi sulla città e sui lavoratori, l’operato dell’Assessore alle Partecipate Massimo Colomban, imprenditore veneto e grande sostenitore delle privatizzazioni, sembra non lasciar dubbi. Con la scusa dei vincoli di bilancio e della riforma Madia si sta procedendo verso la privatizzazione e lo spezzettamento delle aziende, attraverso le esternalizzazioni dei servizi pubblici e dei lavoratori.
Nella Multiservizi, alla nostra proposta di internalizzazione dei lavoratori e dei servizi, peraltro condivisa nella campagna elettore dall’attuale Amministrazione, si risponde con la proposta di una gara “a doppio oggetto” e la costituzione di una nuova società a capitale misto pubblico-privato, favorendo la perdita di posti di lavoro, di salario, un peggioramento delle condizioni di lavoro e nessuna garanzia di risparmio ed efficientamento del servizio.
Stessa sorte sembra attendere i lavoratori di Atac. Mentre in altri paesi europei si posticipa al 2024 l’avvio a gara europea che permetterà   l’ingresso delle multinazionali del settore, in Italia si preferisce l’attacco ai diritti dei lavoratori abolendo il R.D. 148 ultimo baluardo per la tutela delle clausole sociali e si conferma al vicinissimo 2019 l’ingresso dei privati nella gestione del trasporto pubblico.
Per Ama e Acea si delinea un futuro ancor più nefasto. L'ipotesi di un accorpamento delle due società per permettere agli azionisti privati di Acea (compresi quelli esteri) di mettere le mani sulla gestione dei rifiuti di Roma preoccupa non poco, tanto quanto la scelta di lasciare le attività meno redditizie, come la raccolta e lo spazzamento, fuori da questo processo, spianando la strada alla privatizzazione e all'esternalizzazione del servizio e dei circa 8.000 lavoratori di Ama. Stesso problema per la società Zetema dove il blocco delle assunzioni di personale- imposto dal Comune di Roma con la delibera n.58/2015 per tutte le aziende pubbliche– sta di fatto rendendo sempre più difficile garantire i servizi, con crescente disagio per i lavoratori, costretti ad un sovraccarico di lavoro.
Dobbiamo fermare questa deriva, partendo dalla difesa dell'occupazione, delle condizioni di lavoro e della qualità dei servizi per salvaguardare la salute della nostra città.

BASTA CON LE PRIVATIZZAZIONI
BASTA CON L'APARTHEID
DEI LAVORATORI DEI SERVIZI
RIPRENDIAMOCI TUTTO



mercoledì 21 giugno 2017

De-classificazione del personale

Un contratto in pillole avvelenate…..quarto atto:

De-classificazione del personale


CGIL, CISL, UIL e FIADEL continuano l’opera demolitrice di salario, diritti e condizioni di vita dei lavoratori d’Igiene Ambientale. Ce lo avevano anticipato già nell’accordo del 10 luglio 2016 che avrebbero sfondato al ribasso la scala perimetrale introducendo il nuovo livello “S” e dato avvio ad una nuova classificazione del personale, ma come prevedevamo non ce la raccontavano tutta.
Con l’ennesimo accordo siglato lo scorso 7 giugno, i livelli sotto il parametro 100, che rappresentava il precedente punto di partenza per il calcolo della paga tabellare, sono diventati 2 sottolivelli, rispettivamente 1b al parametro 90 e “J” al parametro 80.
Tradotto in soldoni (mai termine è risultato meno appropriato), rispetto al livello d’ingresso del vecchio contratto, per il neo assunto al livello “J” la retribuzione base mensile sarà ridotta di €285,25, e per il livello 1b la riduzione sarà di €142,6. In compenso “l’avanzamento di carriera” dal livello “J” a livello 1b sarà fulminante, 2 anni e 2 mesi. Mentre “in sede aziendale, previa intesa tra le parti, solo per i lavoratori al primo livello, tenendo conto del percorso di crescita professionale”, (come carichi i sacchi, come spazzi, come lavi, etc…) e ci metti anche la patente B, il passaggio da 1b ad 1a sarà ridotto a 4 anni invece di 5.
Quindi il 1°livello dovrà svolgere mansioni in cui è richiesta la patente B, con buona pace di tutti quei colleghi che da anni conducono impropriamente i veicoli aziendali nella speranza di acquisire il 2°livello.

Abbassare i salari per favorire l’occupazione dei giovani” il ritornello che i sindacati gialli insieme a confindustria e governo ci vogliono far bere. Ma un miliardo e mezzo di utili annui nel settore e la disoccupazione giovanile ben oltre il 40% ci dicono il contrario.
Abbassare i salari non favorisce l’occupazione, come ci vogliono far credere, ma aumenta il tasso di povertà nel paese e toglie dignità e futuro ai giovani.

Il 25 e 26 ottobre alle elezioni per il rinnovo delle RSU e RLSSA di Igiene Ambientale hai la possibilità di dire basta. Portiamo i lavoratori ai tavoli di trattativa.

STAI DALLA TUA PARTE !

USB C’E’

domenica 11 giugno 2017

La malattia ci costa cara....

Un contratto in pillole avvelenate…..terzo atto:

la malattia ci costa cara!
Salvaguardati i 365 giorni di malattia in tre anni oltre i quali vai in aspettativa o sei licenziato, e i 120 gg di ricovero ospedaliero che non si computano nei 365, spariscono gli ulteriori 180 gg da aggiungere ai precedenti in presenza di malattie con assenza continuativa di almeno 90 giorni. In sostituzione ai 180gg saranno riconosciuti 300gg ma solo in presenza delle malattie, specificate nel nuovo CCNL, gravemente invalidanti o che richiedono terapie salvavita, cure invasive e prolungate.
Ma la novità rilevante, seguita non a caso alla “gioia” dell’aumento di 20euro dell’indennità integrativa nella busta paga di giugno, è che se usufruisci della malattia breve l’indennità integrativa se la riprende l’azienda che la ridistribuirà a tutti quelli che stanno bene o che vengono a lavorare anche con l’influenza, mal di schiena, dolori mestruali, mal di denti, etc…
Regolamentazione per malattia di breve durata:
se l’azienda rileva un tasso medio annuo di assenza per malattia uguale o superiore al 4,7%, effettuerà, per ogni episodio di malattia pari o inferiore a 5 gg, le seguenti trattenute:
a) dopo il 6° certificato oppure il 5° se hai superato i 13 gg compreso festivi, 35€ lordi;
b) dal 9° in poi 45€ lordi;
c) dopo il 12° certificato, in aggiunta alla trattenuta, ogni giornata di assenza sarà considerata doppia ai
fini del raggiungimento del periodo di comporto contrattuale.
Tutto ciò malgrado l’INPS indennizzi dal 3° giorno il lavoratore in malattia e alla faccia dell’allungamento dell’età pensionabile che ci vedrà sul posto di lavoro con gli acciacchi di anzianità.
Non ci sarà nessun misero “piatto di lenticchie”, strappato alla contrattazione aziendale, che potrà far dimenticare ai lavoratori d’Igiene Ambientale la perdita secca di salario, diritti e salute che questo rinnovo di contratto gli ha riservato.
Le elezioni di ottobre per il rinnovo delle RSU saranno una buona occasione per contrastare il monopolio di CGIL, CISL, UIL e FIADEL nei tavoli di trattativa.

lunedì 8 maggio 2017

Emergenza senza fine

Emergenza senza fine
Dopo la parentesi della scorsa estate,
Roma ripiomba in piena emergenza rifiuti.

prima 3/05/2017


dopo 3/05/2017



Migliaia di tonnellate di indifferenziata sono stoccati negli impianti TMB di Rocca Cencia e Salario, ben oltre la capacità di trattamento, a cui nemmeno il ricorso massiccio alla trasferenza in altri siti riesce ad arginare. Con l’auspicato commissariamento degli impianti di Malagrotta, casca anche la foglia di fico del boicottaggio di Cerrone. A nulla valgono le ipocrisie della politica, dell’azienda e degli stessi sindacati concertativi che tentano di accampare scuse di incidenti, rotture, sabotaggi o imprevisti vari che ci sono proprio a causa di una gestione disastrosa, quando è chiaro a tutti che si sta consumando la liquidazione di AMA a favore dell’ingresso dei privati.

in fila per scaricare 27/04/2017



Il problema dei rifiuti a Roma si risolve esclusivamente attraverso l’incremento della raccolta differenziata. Per raggiungere tale obiettivo è necessario un piano industriale che preveda il decentramento di dirigenti, quadri, tecnici e impiegati nei municipi e l’investimento su mezzi idonei e risorse umane impiegate nella raccolta domiciliare, nell’informazione, nel controllo del territorio e nella sanzione del malcostume diffuso.
Ma a 10 mesi dall’insediamento della Giunta Raggi, in AMA tutto è rimasto immutato. Le Linee Guida, il programma di efficientamento e tutti i buoni propositi a cui si dovevano attenere Dirigenti, Quadri e Funzionari sono rimasti lettera morta, il nuovo assessore all’ambiente Pinuccia Montanari si limita a dare sfoggio delle proprie competenze ambientali, il ruolo dell’A.U. Giglio è stato azzerato e la vecchia casta dirigente e sindacale continua a bivaccare nei piani alti di Calderon de la Barca. Unico obiettivo raggiunto è stato l’aumento dei carichi di lavoro ai danni degli operatori e di aver fatto cassa grazie a un Contratto che ha ridotto diritti e salario ai lavoratori.

Lettera morta sono rimaste le promesse di internalizzare i servizi ed il personale della Multiservizi, di modificare la delibera 58 che pone ostacoli alle assunzioni per far fronte all’estensione del Porta a Porta, il mantenimento in AMA dell’intero ciclo dei rifiuti e il superamento dei vincoli di bilancio.
Purtroppo emerge sempre più chiaro il reale obiettivo di ridimensionare AMA.
Una cordata di imprenditori calati dall’alto e super pagati con incarichi nell’Amministrazione Capitolina e dentro l’Azienda sta mettendo in atto quanto imposto dalla politica nazionale e previsto nel decreto Madia sulle partecipate: affidamento dei servizi ai privati; liste di mobilità per il personale in esubero (inidonei); blocco delle assunzioni; spacchettamento del servizio pubblico.

Trasformare il rifiuto in risorsa per la città e non in profitto per pochi.



AMA


PUBBLICA,TRASPARENTE,EFFICIENTE.


Ulteriore Rinvio Elezioni RSU

La Democrazia “casareccia” di Cgil Cisl Uil e Fiadel

Ulteriore rinvio delle elezioni RSU
nel comparto igiene ambientale
ulteriore scippo di democrazia ai lavoratori

CGIL, CISL, UIL e FIADEL con un accordo siglato il 27 aprile u.s. hanno ulteriormente rinviato la data per il rinnovo delle RSU nel comparto igiene ambientale già scadute ad ottobre 2016.

Un ulteriore rinvio, dopo quello concordato il 6 dicembre, al quale non sappiamo se ne seguiranno altri, dichiara decadute il 30 aprile u.s. le RSU elette alla scorsa tornata elettorale e affida alle strutture territoriali delle OO.SS. firmatarie del CCNL, la titolarità alla contrattazione e alla definizione degli accordi di secondo livello. Ci sembra evidente, al di là delle foglie di fico regolamentari, che siamo di fronte a un inaccettabile scippo di democrazia.

Per evitare i contraccolpi elettorali e considerata l’emorragia di disdette, i sindacati firmatari del CCNL escludono dalla “gestione” delle relazioni industriali quelle organizzazioni sindacali come USB che possono trasformare il malcontento dei lavoratori in opposizione organizzata e forte.

Hanno paura del voto dei lavoratori. La democrazia fa paura a questi sindacati delegittimati nelle consultazioni sui posti di lavoro, costretti a occultare la valanga di NO al “loro” Contratto che fa scempio dei diritti, del salario e delle condizioni di vita dei lavoratori di igiene ambientale, ma inchiodati dove non hanno potuto truccare i dati come nel referendum Alitalia.

USB chiede ai lavoratori di contrastare questa arroganza, che va rispedita ai mittenti con lo stesso coraggio dimostrato dai lavoratori Alitalia, e che serve solo a garantire gli interessi della casta sindacale complice con gli interessi padronali.

Togli la delega a questi “sindacati, chiedi elezioni subito, per riprenderci il diritto a decidere e difendere i nostri interessi di lavoratori.

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