giovedì 15 ottobre 2015

A chi fa paura lo
sciopero del 2 ottobre ?





Lo sciopero del 2 Ottobre ha lasciato il segno. Malgrado ci vengano negate assemblee e bacheche e nonostante la confusione che capi, capetti e galoppini sindacali hanno voluto diffondere sulla presunta revoca dello sciopero, le adesioni hanno raggiunto in alcune zone punte del 50%. Un successo che mette paura e costringe a correre ai ripari.
La stessa frettolosa proclamazione dello sciopero per il 19 ottobre, chissà se fantasma come quello del 28 settembre, è frutto della preoccupazione che i lavoratori AMA possano decidere di non rispettare più gli ordini di scuderia. Del resto cosa dobbiamo aspettare ancora per capire che i progetti dell’azienda e della Giunta sono quelli della privatizzazione?
Lo sciopero del 2 ottobre rappresenta uno spartiacque per i lavoratori di AMA. Abbiamo scioperato per la difesa dell’azienda pubblica, contro il taglio delle indennità e i festivi in turno ordinario, e lo abbiamo fatto in piena libertà, rispondendo soltanto alla nostra libera valutazione.
Questa scelta indipendente che abbiamo fatto in tanti il 2 ottobre è la vera novità che si è manifestata in AMA. La scelta che preoccupa e che fa tremare la terra sotto i piedi di chi ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo in AMA.
USB sostiene le migliaia di lavoratori, vittime di una campagna stampa diffamatoria, che con il loro impegno quotidiano sopperiscono alle incapacità della classe dirigente di fronteggiare la nuova sfida della raccolta differenziata.

No allo spacchettamento di AMA.

No al taglio delle indennità.

No a domeniche e festivi in turno ordinario.

0 commenti:

Posta un commento

Grazie per la tua partecipazione!