I lavoratori e le lavoratrici USB di AMA
invitano a partecipare
all’Assemblea pubblica di venerdì 1
marzo alle ore 16.00
in via Galilei 53
presso la sala dell’Associazione
Esquilino Domani
APPELLO CONTRO LA VENDITA DI AMA
La
Giunta Alemanno con la delibera n.93/2012, presentata ai gruppi consiliari lo
scorso gennaio, prepara la vendita dell’AMA spa e il suo successivo fallimento.
Oberata da debiti che ammontano a circa 600 milioni di euro, la società AMA
verrà divisa in due distinte società: una dedicata all’attività di smaltimento
e trasformazione dei rifiuti sarà a gestione mista pubblico/privata e la parte
operativa, cioè il suo governo, sarà affidato al privato che con ogni
probabilità risponde al nome di Cerroni; l’altra si occuperà della sola raccolta
e resterà a gestione pubblica. Un’operazione che prevede la privatizzazione
degli utili (quelli derivati dal trattamento dei rifiuti) e la socializzazione
delle perdite, giacché l’azienda che reggerà la raccolta potrà mantenersi
esclusivamente con le tariffe pagate dai cittadini. Non solo. Poiché AMA senza
l’attività più remunerativa non potrà ripianare il debito, a fine contratto non
potrà che essere posta sul mercato.
L’appello
che i lavoratori USB di AMA lanciano alla città di Roma, ai comitati che in
questi anni si sono battuti contro la scellerata gestione della politica dei
rifiuti, ai comitati che si battono per la salvaguardia dei beni comuni e dei
servizi pubblici, ai movimenti e alle realtà sociali che hanno a cuore il
futuro della città, e infine a chi, nel Consiglio Comunale e nei Consigli
Municipali intende fermare una ulteriore cessione all’imprenditoria privata e
al mercato di un altro pezzo di risorse collettive, a unirsi in un fronte
comune. Al primo posto della battaglia che vi proponiamo di condurre insieme
c’è l’obiettivo di fermare questa delibera ed aprire una discussione
trasparente e democratica nella città, tra i lavoratori e i cittadini, su come
mettere mano ad una autentica politica di gestione dell’intero ciclo dei
rifiuti.
Noi
vogliamo un servizio totalmente pubblico che governi l’intero ciclo dei
rifiuti, che realizzi politiche di riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti,
insieme alla raccolta differenziata porta a porta. In questo modo, non solo è
possibile risanare le casse di AMA ma anche ridurre i costi per i cittadini e
rilanciare l’occupazione.
Siamo
consapevoli che la lotta in difesa della gestione pubblica di questo servizio
non può essere disgiunta dalle tante altre battaglie in difesa della salute e
della sanità, per la gestione pubblica del trasporto locale, dell’acqua e
dell’energia, della scuola, della ricerca, della cultura. Pezzo a pezzo stanno
sottraendo risorse fondamentali per la collettività al controllo dei cittadini
e le stanno trasformando in occasioni di guadagno. Fermarli ha bisogno di una
grande spinta unitaria, come lavoratori, abitanti e cittadini per riconquistare
il nostro diritto alla città.