Emergenza
senza fine
Dopo la parentesi della scorsa
estate,
Roma ripiomba in piena emergenza rifiuti.
prima 3/05/2017 |
dopo 3/05/2017 |
Migliaia
di tonnellate di indifferenziata sono stoccati negli impianti TMB di
Rocca Cencia e Salario, ben oltre la capacità di trattamento, a cui
nemmeno il ricorso massiccio alla trasferenza in altri siti riesce ad
arginare. Con l’auspicato commissariamento degli impianti di
Malagrotta, casca anche la foglia di fico del boicottaggio di
Cerrone. A nulla valgono le ipocrisie della politica, dell’azienda
e degli stessi sindacati concertativi che tentano di accampare scuse
di incidenti, rotture, sabotaggi o imprevisti vari che ci sono
proprio a causa di una gestione disastrosa, quando è chiaro a tutti
che si sta consumando la liquidazione di AMA a favore dell’ingresso
dei privati.
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in fila per scaricare 27/04/2017 |
Il
problema dei rifiuti a Roma si risolve esclusivamente attraverso
l’incremento della raccolta differenziata. Per raggiungere tale
obiettivo è necessario un piano industriale che preveda il
decentramento di dirigenti, quadri, tecnici e impiegati nei municipi
e l’investimento su mezzi idonei e risorse umane impiegate nella
raccolta domiciliare, nell’informazione, nel controllo del
territorio e nella sanzione del malcostume diffuso.
Ma
a 10 mesi dall’insediamento della Giunta Raggi, in AMA tutto è
rimasto immutato. Le Linee Guida, il programma di efficientamento e
tutti i buoni propositi a cui si dovevano attenere Dirigenti, Quadri
e Funzionari sono rimasti lettera morta, il nuovo assessore
all’ambiente Pinuccia Montanari si limita a dare sfoggio delle
proprie competenze ambientali, il ruolo dell’A.U. Giglio è stato
azzerato e la vecchia casta dirigente e sindacale continua a
bivaccare nei piani alti di Calderon de la Barca. Unico obiettivo
raggiunto è stato l’aumento dei carichi di lavoro ai danni degli
operatori e di aver fatto cassa grazie a un Contratto che ha ridotto
diritti e salario ai lavoratori.
Lettera
morta sono rimaste le promesse di internalizzare i servizi ed il
personale della Multiservizi, di modificare la delibera 58 che pone
ostacoli alle assunzioni per far fronte all’estensione del Porta a
Porta, il mantenimento in AMA dell’intero ciclo dei rifiuti e il
superamento dei vincoli di bilancio.
Purtroppo
emerge sempre più chiaro il reale obiettivo di ridimensionare AMA.
Una
cordata di imprenditori calati dall’alto e super pagati con
incarichi nell’Amministrazione Capitolina e dentro l’Azienda sta
mettendo in atto quanto imposto dalla politica nazionale e previsto
nel decreto Madia sulle partecipate: affidamento dei servizi ai
privati; liste di mobilità per il personale in esubero (inidonei);
blocco delle assunzioni; spacchettamento del servizio pubblico.
Trasformare
il rifiuto in risorsa per la città e non in profitto per pochi.
AMA
PUBBLICA,TRASPARENTE,EFFICIENTE.