18/03 mobilitazione in Campidoglio su Decreto Salva Roma
Appello per una mobilitazione generale al Campidoglio
Martedì 18 marzo, ore 14.00
Martedì
18 marzo si terrà il Consiglio Comunale straordinario sul “Salva Roma”.
L'Assemblea capitolina dovrebbe svolgersi secondo modalità diverse dal
solito, aperta alla partecipazione della cittadinanza e delle
associazioni.
Napolitano
ha controfirmato il "decreto Enti Locali", all'interno del quale
all'art. 16 sono presenti le cosiddette misure "Salva Roma"; si tratta
dell’ultimo attacco del Governo che con il ricatto del debito intende spianare la strada alle privatizzazioni e messa in vendita del patrimonio pubblico.
Un
piano triennale di “lacrime e sangue”, di tagli indiscriminati alla
collettività, in cui “la riduzione del disavanzo e il riequilibrio del
bilancio” diventano il capestro con cui negare ai cittadini il diritto
ad una gestione pubblica e partecipata dei servizi, nonché ad un
utilizzo sociale del patrimonio immobiliare di cui invece si prevede la
liquidazione, con l’obbiettivo di fare cassa privando la collettività di
un bene comune che gestito socialmente costituisce una risorsa.
Il
decreto prevede infatti le solite ricette draconiane di austerity,
tramite un attacco frontale ai beni comuni e ai diritti dei lavoratori:
per un verso l’imposizione delle privatizzazioni, dei licenziamenti e
delle dismissioni, per altro il “commissariamento” del Sindaco, Giunta e
Consiglio Comunale. L'amministrazione capitolina sarà sottoposta ad una
vera e propria “troika”, composta da Presidenza del Consiglio,
Ministero dell'Interno e Ministero dell'Economia, che dovrà approvare il
piano triennale di rientro dal debito predisposto dal Comune di Roma.
Una tenaglia che impedisce di derogare dal “patto di stabilità” voluto dal Governo e dall’Europa.
Il disavanzo di bilancio e il piano di rientro
triennale, con l'indicazione delle misure per il contenimento dei
costi, non devono essere trasformati in uno strumento di
colpevolizzazione dei cittadini di Roma, ai quali sottrarre servizi
pubblici e beni comuni!
Non
intendiamo lasciare in mano alle solite lobbies economico-finanziarie
ciò che ci appartiene. Per questo ci apprestiamo a contrastare questo
disegno feroce, rilanciando un nuovo modello di città che guardi al
godimento dei beni comuni e del welfare locale, attraverso la
riappropriazione sociale e la gestione partecipativa dei servizi pubblici.
Nelle
intenzioni della Giunta, il Consiglio di martedì 18 marzo dovrebbe
essere aperto alla città e permettere a tutti di prendere parola al fine
di concludere la seduta con un documento di indirizzo condiviso.
Invitiamo
i cittadini e le realtà sociali, che si battono per la tutela dei beni
comuni e per un nuovo modello di città contro le politiche di austerity,
a partecipare per imporre un confronto aperto sulle decisioni che
interessano il destino di Roma: la qualificazione e gestione pubblica
dei servizi e del patrimonio sui quali ribadire l’opposizione ad ogni
forma di privatizzazione e dismissione.
Chiediamo
alla Giunta Marino di decidere se sottostare ai diktat della “troika” o
aprire un confronto con chi da tempo oppone alle politiche di austerity
un nuovo modello di città. Non permettiamo che a Roma si ripetano le
stesse devastanti ricette che hanno messo in ginocchio Atene.
Mobilitiamoci tutte/i il 18 marzo al Campidoglio perchè Roma non si vende, Roma si difende