martedì 11 marzo 2014

"L'Ama non è il vostro bancomat"

"Presidente Fortini, manda giù i dirigenti, ce servono gli scopini!".
È l'appello ironico al presidente dell'Ama Daniele Fortini, da parte dei lavoratori dell'azienda, in presidio organizzato dall'Usb davanti alla sede di via Calderon de la Barca. Circa trenta partecipanti, con lo striscione "I lavoratori hanno già dato" e cartelli tra cui "L'Ama non è il vostro bancomat", "È da 20 anni che fate dell'Ama la vostra azienda privata", "Diritti, dignità, trasparenza", chiedono al vertice della partecipata di rimuovere i dirigenti. "Il risanamento di Ama passa per il risanamento della sua classe dirigente - afferma Giovanni Belluomo, autista Ama e delegato Usb - perciò abbiamo chiesto a Fortini un nuovo incontro oggi, perché l'azienda continua a essere un bancomat per politici e imprenditori che ai livelli più alti hanno sistemato parenti e amici, dall'amministrazione Rutelli in poi, con un peggioramento sotto Alemanno". L'accusa ai dirigenti è anche di incapacità: "Il porta a porta è improvvisato, solo l'intervento dell'assessore all'Ambiente Estella Marino ha sbloccato a ottobre i 2.000 trasferimenti per iniziare il porta a porta". Il tutto, attacca, "mentre ci sono 750 milioni di debiti e gli impianti sono sommersi dall'immondizia". Il sospetto, "rafforzato dall'attacco della stampa nei confronti prima di Atac e poi di Ama - nota Belluomo - è di voler mandare in fallimento l'azienda per privatizzare e spacchettare, secondo quanto previsto dal decreto 'Salva Roma'". Qualcosa che per l'esponente Usb è già in corso: "Sono le società di consulenze esterne le responsabili dei fallimenti del porta a porta e degli altri modelli 'mattonella' e 'duale'"

martedi 11 marzo 2014

http://www.paesesera.it/Header/Multimedia/La-foto-del-giorno/L-Ama-non-e-il-vostro-bancomat

0 commenti:

Posta un commento

Grazie per la tua partecipazione!