COMUNICATO STAMPA
AMA: USB, COME PER
ALITALIA I COSTI AL PUBBLICO
I GUADAGNI AL
PRIVATO
“Con la delibera della Giunta
Alemanno per lo scorporo del servizio di raccolta, spazzamento e trasferimento
dei rifiuti urbani dall’attività di trattamento e smaltimento, si tenta di
scaricare sul pubblico la parte onerosa del servizio per regalare ai privati la
parte che può produrre profitto”, dichiara Maria Teresa Pascucci, dell’USB Roma
e Lazio.
“Naturalmente è sulla bocca di
tutti il nome dell’Avvocato Cerroni, l’unico che sul mercato avrebbe il know
how necessario – continua Pascucci – ponendo così una pietra tombale sul
già tardivo avvio a Roma di una vera raccolta differenziata, indirizzata verso
il riciclo e il recupero, invece di continuare a favorire l’utilizzo di
materiali per gli impianti di incenerimento. Tutto ciò mentre gli abitanti e
gli amministratori dei comuni su cui si vorrebbe scaricare la ‘mondezza’
dei romani, si mobilitano per difendere il loro territorio, spesso più virtuoso
perché è stato adottato il sistema porta a porta”.
“L'idea dello scorporo –
evidenzia la rappresentante USB - chiude il cerchio di 5 anni di immobilismo
dell'Amministrazione capitolina. L’AMA, come l’Alitalia, diventerà una bad
company per contenere tutto ciò che andrà in liquidazione, compresi i
lavoratori, mentre la nuova società potrà produrre risultati economici partendo
da zero senza debiti”.
“La mancanza di liquidità e di credito
da parte delle banche – conclude Pascucci – è il segno di una società sull’orlo
del fallimento, che desta grande preoccupazione prima di tutto per il futuro
dei lavoratori dell’AMA e con loro per la tutela ambientale del nostro
territorio. Ciò impone un’altra forte battaglia cittadina, contro la
privatizzazione e per la ripubblicizzazione dei beni comuni, su cui tutti i
candidati alle prossime elezioni comunali dovranno prendere una chiara
posizione”.
Roma, 24 gennaio 2013
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