IL MISTERO DEL CUD:
USB VE LA RACCONTA TUTTA
Turni, orari, programmazione ferie,
notturno, innovazione tecnologica, straordinari, rappresentano i
parametri per il calcolo del cosiddetto salario di produttività
perché finalizzato all’efficienza organizzativa, redditiva e
produttiva dell’azienda e per questo soggetto a detassazione. In
parole povere si chiede al lavoratore maggiore flessibilità in
cambio di un imposta agevolata al 10%. Per poter accedere a tale
trattamento fiscale è necessario un accordo fra azienda e
rappresentanze sindacali che entro 30gg dalla sottoscrizione va
registrato alla Direzione Territoriale del Lavoro.
Due anni fa questa operazione è stata
adempiuta e i lavoratori nel 2012, attraverso il 730, hanno ottenuto
il rimborso per i redditi del 2011, l’anno passato e quest’anno
se ne sono dimenticati e neppure per il prossimo anno sembra essere
nell’agenda di CGIL, CISL, UIL e FIADEL considerando che a 6 mesi
dalle elezioni, la RSU titolata alla contrattazione di 2°livello
viene mantenuta in letargo. Di conseguenza risulta patetica e
tardiva l’accusa di mancato accordo fatta dalle lobby sindacali
all’Azienda.
Eppure ai lavoratori AMA negli ultimi
anni è stata richiesta maggiore flessibilità su turni, orari e
straordinari, i soliti noti hanno firmato accordi per il lavoro
domenicale e festivo e sono state introdotte nuove modalità e forme
di lavoro. Ma non si sono posti il problema di far recuperare quel
minimo di detassazione previsto e regolato dalle leggi vigenti. Alle
aziende conviene firmare l’accordo sulla “detassazione
finalizzata ad incentivare la produttività”, perché ottengono più
flessibilità facendola pagare alle casse pubbliche in termini di
minori entrate fiscali.
Perché CGIL, CISL, UIL e FIADEL non
hanno imposto in tempo utile la ratifica di tale accordo?
Perché il mancato accordo non è stato denunciato
anche lo scorso anno?
La distribuzione di favori, privilegi e
carriere in concertazione con i Direttori che il Presidente Fortini
non si decide a cacciare via, distrae le segreterie dal compito di
tutelare i diritti di tutti i lavoratori?
Se è vero che l’Azienda unilateralmente non ha risposto
alla richiesta dell’ accordo sulla detassazione del salario di
produttività, perché non sono stati attivati tutti gli strumenti di
pressione sindacale, dall’opposizione a qualsiasi forma di
flessibilità, alla rigida applicazione del contratto fino alla
proclamazione dello stato di agitazione?