domenica 15 maggio 2016

Accordo Impianti TMB


Accordo Impianti TMB
Iniziata il 29 aprile e conclusa il 4 maggio con l'accordo in allegato la trattativa sugli
impianti TMB.
A fronte di criticità nell'impianto TMB di Rocca Cencia bisogna riesumare l'accordo del
maggio del 2015 in cui si prolungava l'orario degli operatori ad 8 ore di cui 2 a
straordinario più un "premio specifico" di 25 euro lordi (la RSU era stata a esclusa
e Azienda e OO.SS. si erano firmati l'accordo).
Questa la laconica richiesta di Zotti spalleggiato da Lopes definita probabilmente in
Tavoli separati con le OO.SS. e trasformata in un nuovo accordo pronto per essere
fatto ratificare alle RSU presenti.
Tralasciamo la legittimità della Delegazione Trattante RSU, sia per composizione che
per numeri, sicuramente pronta a ratificare senza discutere quello che gli hanno
sottoposto sul tavolo.
La criticità degli impianti è emergenza pura, ce ne accorgiamo già per strada e nelle
file dei mezzi pesanti negli impianti, le aree di ricezione sono strapiene e a R.C. il
livello è ben più alto del piano di scarico. I lavoratori operano fuori da ogni regola
per la tutela della salute e sicurezza già in condizioni di normale routine, immaginiamo
8 ore in un area chiusa strapiena di rifiuti con polveri in sospensione e gli strati
sottostanti in decomposizione.
Ma al tavolo ufficiale il nuovo accordo era già pronto: 6+2 ore in straordinario e un
indennità giornaliera di 30 euro lordi, a nulla è valsa la richiesta di indennità di
disagio giornaliera non legata alle 2 ore di straordinario (probabilmente in questo
 caso l'avremmo firmata, anche turandoci il naso), e invece l'unica concessione è che
se ne riparlerà a fine giugno (sic!). Intanto tutti sanno che tale accordo è acqua
fresca, non è possibile fare manutenzione agli impianti a causa dell'enorme
quantità di rifiuti e serve solo ad aumentare l'attività dei nastri già in sofferenza.
Un piccolo guasto e il sacrificio dei lavoratori non è servito a niente.
Gli impianti sono un luogo di lavoro a cui nessuno ambisce, e non è concesso
nessun trasferimento in uscita. I lavoratori pagano sulla loro pelle le cazzate che
la classe dirigente racconta alla stampa sull'aumento della R.D. mentre invece
emerge l'aumento dell'indifferenziata.

Noi non abbiamo firmato malgrado ci volessero accollare responsabilità nei confronti della città. 


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