giovedì 11 aprile 2013


Rifiuti di Roma, sì da Abruzzo e Toscana
"Siamo pronti ad aiutare la capitale"

L'accordo tra Zingaretti, Rossi e Chiodi. durante la conferenza Stato-Regioni dopo il "no" di Veneto, Lombardia e Sardegna. All'ordine del giorno c'erano anche infatti i problemi legati a Malagrotta


Si è riunita questa mattina la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. All'ordine del giorno anche problematiche dello smaltimento dei rifiuti destinate alla discarica di Malagrotta. 

E proprio su questo Roma e il Lazio hanno incassato il primo sì da due territori, disposti ad accogliere parte della spazzatura della capitale. Si tratta di Toscana e Molise. Una notizia importante dopo i rifiuti netti giunti nei giorni scorsi da parte dei governatori del Veneto, della Lombardia e della Sardegna.

I tre governatori - Nicola Zingaretti, Enrico Rossi e Gianni Chiodi - hanno dunque trovato l'accordo. Saranno appunto le due regioni dell'Italia centrale a farsi carico, in caso di necessità, per un mese di 130 tonnellate al giorno di rifiuto indifferenziato di Roma, in sostanza di quella parte che la tritovagliatura dell'impianto di Malagrotta 2 potrebbe non essere in grado di lavorare in caso di imprevisti. I rifiuti lì verranno trattati secondo quanto stabilito dalle normative europee. Il materiale trattato tornerà poi a Roma tranne il cdr, che verosimilmente Ama manderà a valorizzazione. 

Da oggi infatti nella discarica di Malagrotta non potrebbero più entrare rifiuti non trattati. Mentre sull'utilizzo della linea di riserva di trattamento 
meccanico biologico di Malagrotta 2, che lavorerebbe 500 tonnellate di "tal quale" al giorno fino al 21 aprile, quando entrerà in funzione il tritovagliatore a Rocca Cencia, era giunto ieri il via libera del commissario Sottile, del ministro dell'Ambiente Clini e dell'Ama. 


Alla conferenza erano presenti, tra gli altri, anche Vito De Filippo (Basilicata), Stefano Caldoro (Campania), Vasco Errani (Emilia Romagna), Paolo Di Laura Frattura (Molise).

Zingaretti ha ringraziato i colleghi di Toscana e Abruzzo per ''una disponibilità politica per procedere ed evitare il disastro''.

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