EX-
PART-TIME AMA:
“FIGLI
DI UN DIO MINORE!”
E’
ormai evidente a tutti come il comportamento dell’azienda nei
confronti dei part-time trasformati in full-time sia pesantemente
discriminatorio.
Al
momento dell'assunzione l'AMA ha assegnato ai lavoratori part-time un
orario con l'obbligo del lavoro nelle domeniche e nei festivi, che
poi sarebbe stato riallineato a quello effettuato dal resto del
personale, dopo la trasformazione del contratto da tempo parziale a
tempo pieno.
Invece
l'AMA ha disatteso l'impegno assunto con i lavoratori alla firma del
contratto e oggi tutti coloro che passano a contratto full time
vengono obbligati a mantenere l’orario con baricentro sulla
domenica e con riposo a scalare, che li costringe per cinque
settimane di seguito a riposare dopo otto giorni e in alcuni casi ad
effettuare nella stessa settimana tre turni differenti.
Il
tutto avviene nel pieno spregio delle previsioni del CCNL in vigore,
della legislazione sulla sicurezza e senza alcuna giustificazione
operativa, se non quella del risparmio sugli straordinari e sulle
indennità festive da parte dell’azienda.
BASTA
CON L'OBBLIGO DEL LAVORO FESTIVO!
Il
perpetuarsi di questa situazione incide pesantemente sulla salute
psico-fisica dei lavoratori sottoposti a stress continuo, condiziona
il loro tempo di vita, le relazioni e gli affetti familiari.
Tutto
ciò avviene nel completo silenzio/assenso di quelle organizzazioni
sindacali (cgil-cisl-uil-fiadel-ugl) che al momento dell’assunzione
avevano fatto incetta di tessere con la promessa che avrebbero
tutelato questi lavoratori, ma che invece in questi anni hanno
avallato tutte le scelte aziendali coprendo ogni nefandezza.
Di
fronte a questa situazione è necessario che i lavoratori prendano
coscienza di questo stato di cose per tutelare la loro condizione di
lavoro e di vita e l’Usb come in analoghe battaglie, anche in
questo caso mette a disposizione le proprie strutture e le proprie
energie per costruire insieme un percorso di lotta e di
autorganizzazione.
Un
gruppo di ex-part-time ha già espresso la volontà di organizzarsi,
è necessario aumentare il numero e coinvolgere tutti i lavoratori
per costruire insieme una forte battaglia che garantisca dignità e
pari diritti a tutti e ribadire il rifiuto all’ obbligo del lavoro
festivo.
ASSEMBLEA
GIOVEDI
27 GIUGNO 2013 ORE 16
sede
USB VIA DELL’AEROPORTO 129 ROMA
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